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Dai pro Bergoglio pestaggio mediatico su Ratzinger, il vero papa Benedetto XVI: un boomerang per il sedicente papa Francesco

Andrea Cionci
Andrea Cionci

Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall'Afghanistan e dall'Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi - vive una relazione complicata con l'Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore

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E insistono. Ma lo fanno in un modo talmente greve e maldestro che l’attacco mediatico-giudiziario, promosso - guarda caso - proprio dall’arcinemico di papa Benedetto, il supermodernista cardinale Marx, si sta ritorcendo contro i bergogliani. Infatti, da numerose parti di un mondo cattolico che, pure, continua in buona fede a ritenere Bergoglio il legittimo papa, si sono levate voci di SDEGNO.

Dal Vaticano scaricano Ratzinger”; “Perché nessuno difende Benedetto?”; Vergogna in Vaticano; fuoco amico su Ratzinger” etc.

La riprovazione è naturale, sia per l’attacco inutile e cattivo a un uomo di 94 anni, sia per il fatto che tutti sanno che Ratzinger è stato l’ecclesiastico che più si è speso, considerato il suo ruolo di cardinale e - ancora attuale - di papa, per contrastare la piaga degli abusi. Lo ammetteva perfino Bergoglio qualche anno fa, in questo video QUI.

E adesso come mai il sedicente "papa Francesco" NON SPENDE UNA PAROLA PER DIFENDERE il suo "nonno saggio", come lo definiva in modo irriverente in una intervista di qualche anno fa?

Anzi, Bergoglio calca brutalmente la mano invocando demagogicamente “giustizia per le vittime degli abusi”, quelle stesse vittime che lui, da arcivescovo di Buenos Aires, non volle ricevere, come testimoniato dal documentario “Il Codice del silenzioQUI

Quelle stesse vittime che, nel memoriale in 4 volumi “Studio sul caso Grassi”, commissionato da Bergoglio (c’è scritto nel testo) per condurre la magistratura argentina ad assolvere il prete pedofilo Julio Caesar Grassi furono accusate di essersi inventate tutto, messe alla gogna come bugiarde e perfino di dubbio orientamento sessuale. Leggete QUI .

Il cambio di passo e le incoerenze sono talmente evidenti che davvero non si riesce a capire come in Vaticano non se ne rendano conto. Ma chi le gestisce queste operazioni? Non hanno uno spin doctor

Infatti, un ulteriore disastro è avvenuto con l’annuncio, appena “un filo” tendenzioso, di una prossima inchiesta simile anche in Italia, per tentare di colpire Ratzinger anche dal versante italiano.

Perché non promuovere un'inchiesta anche IN ARGENTINA, a questo punto?

L’obiettivo dell’intera operazione è evidente: quello di screditare talmente il vero papa Benedetto XVI, da delegittimarlo agli occhi del mondo in modo da giustificare il golpe vaticano usando una base emozionale-mediatica, secondo quello che è il tipico modus operandi di Bergoglio.

Potremmo giusto ricordare la FARSA della visita al negozio di dischi di qualche giorno fa, messa in piedi con l’aiuto del fotografo Javier Brocal che lo segue da vicino, da sempre. Hanno voluto ribadire, offendendo l’intelligenza di 1 mld e 285 mln di persone, che l’incontro fra i due era stato casuale, ma grazie all’aiuto di un matematico abbiamo calcolato che le probabilità erano dello 0,000000062%.  Leggete QUI.

L’operazione contro il vero papa Benedetto, tuttavia, ha avuto il merito di scavare altre decine di metri nel fossato che già divide le due chiese, quella vera, da quella falsa. Ha riportato l’attenzione sul papa emerito, che si chiama così non perché è l’ex papa, ma in quanto è l’unico che “merita” di essere papa, l'unico che ha diritto, come dal verbo latino “emereo” . QUI i dettagli. 

Il pestaggio mediatico crudele e inconsistente su Benedetto ha suscitato grandi simpatie verso l’anziano, vero papa che sembrava ormai dimenticato e che adesso appare esattamente per quello che è: la vittima di un’usurpazione.

Questa attenzione mediatica presto consentirà al pubblico, emotivamente richiamato su papa Ratzinger, di approfondire razionalmente il fatto che Benedetto XVI non ha mai abdicato, ma che si è ritirato in sede impedita (caone 412) facendo in modo che Bergoglio si rendesse da solo un antipapa e che tutti i modernisti si scismasero allo stesso modo. Infatti la logica non perdona: nel fondo della mente delle persone già sta fiorendo un legittimo dubbio: ma perché questo accanimento contro il 94enne papa Benedetto? Cosa c’è sotto?

 

Per leggere tutta l’inchiesta che dimostra come il vero papa è solo benedetto XVI cliccare QUI e leggere in fondo, soprattutto i capitoli 1,2,5.

Per segnalazioni, scrivere a: [email protected] 

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