Libero logo
F1, le pagelle di fine stagione: Verstappen, lo sfratto è servito
lunedì 13 dicembre 2021

F1, le pagelle di fine stagione: Verstappen, lo sfratto è servito

F1, le pagelle di fine stagione: Verstappen, lo sfratto è servito
Leonardo Filomeno
3' di lettura

Max Verstappen, 10 e lode al Campione che 'non piace' 

C'è sempre qualcosa di troppo attorno a Max Verstappen. Qualcosa fuori posto, qualche incredibile ostacolo. Anche dopo un sabato perfetto. Dopo aver dimostrato tutto. Lo stacco insicuro all'inizio, la sofferenza di un setup sbagliato. E il destino che fino all'ultimo è lavativo. Ma poi eccolo: Latifi a muro mito dell'anno, la safety car e i box, l'ultimo giro per un finale degno. La soft è fresca, l'inseguimento serrato, quel sorpasso da urlo. Da sfratto. Il più inconsueto tra gli eroi è finalmente Campione del Mondo. Come un sasso nel lago stagnante della Formula 1. Lontano dagli slogan e dalle cause che piacciono, dal politicamente corretto, non sempre col sorriso stampato e pronto. Ovviamente imperfetto, ovviamente bravissimo. Max è Il Campione del Mondo che a noi piace un sacco. 

Lewis Hamilton, 9 a un combattente indomito

L'arroganza del boss Mercedes non è nelle corde e nello stile del sette volte campione. Lewis accetta la sconfitta da signore abbracciando il rivale. Bravura ed esperienza ricamate su ogni giro e pista, gara dopo gara. Senza l'astronave schiacciasassi che gli ha garantito anni di gloria. Un Lewis sotto torchio, finalmente alle prese con un rivale, lo vogliamo anche l'anno prossimo. Fino all'ultimo giro è stato un combattente vero. 

Bottas non pervenuto, Perez scudiero da 7 e mezzo

Valterri conferma il suo 4 e nemmeno nella gara decisiva aiuta il compagno. Sicuri invece che Sergio non sia almeno un piccolo Barrichello e che gare come Abu Dhabi o Baku non ricompensino un Campionato a volte certamente sottotono? Impeccabile nel rendere la vita difficile ad Hamilton, nella lotta dei sorpassi è stato bravissimo. Per Verstappen, un super scudiero. 

4 e mezzo alla Ferrari, si salvano i piloti

Terza tra i costruttori per demerito della McLaren. 7 e mezzo a Sainz, tra le poche scelte illuminate. E di nuovo 'primo dei terresti', come nel 2019. Lo spagnolo è solidità, risultato, interesse comune anteposto ad ogni ambizione personale. 4 a 1 in fatto di podi e davanti a Charles nella classifica piloti. Non è demerito del monegasco, quest'anno da 6 e spesso demotivato e sottotono. E' che un pilota con lo spirito e la stoffa di Leclerc dovrebbe guidare una macchina che gli permetta di fare il suo. Resisterà così fino al 2024?

Alonso rientro esplosivo da 8, Ocon da 5 e mezzo

Il francesino nel 2020 guidava la stessa monoposto e non è andato oltre l'Ungheria (grazie a Fernando). Invece lo spagnolo è ripartito da zero e alla fine si è adattato. Tra fiamme e fuoco. Da leader indomito, più grande della macchina che ha guidato. Con tanto di emozione da podio nell'anno del rientro. E la certezza che con una Renault più da assalto altri momenti di gloria non mancheranno.

Norris da 8, stracciato Ricciardo 

A Monza un lampetto di fortuna. Ricciardo ha arrancato per un'intera stagione nelle retrovie, da perfetto anonimo. 5 meno. Mentre Lando a Yas Marina ha fatto un po' dimenticare gli ultimi GP in affanno, figli della delusione di Sochi e di quell'azzardo dannato ma bellissimo. Stava andando alla grande, come la McLaren, da 7. Poi quel folgore ha cominciato a sbiadire. Ma per un arancio di nuovo sgargiante c'è tutto il 2022.

Masi & Wolff coppia da 0 

Toto sfodera lo stesso aplomb di Canà durante la fallimentare partita della Longobarda travolta dalla Juve e dalla nebbia. 'Arbitro sei un cornutaccio!' diceva Lino. Qui i team sono di tutt'altro livello ma poco ci manca si arrivi a tanto. E poi c'è Masi. Uno che si è dimostrato imperfetto oltre i limiti di fronte alle gesta di due leoni. E con fragilissime attenuanti.