Virginia Raggi, dopo la botta dei pm la drammatica confessione: "Invecchiata di 10 anni in uno"

"In un anno sono invecchiata di 10". Sta tutta in questa frase la fatica, anche fisica, di Virginia Raggi. La sindaca di Roma ha appena incassato la chiusura delle indagini sul caso Marra-Romeo e il rischio (alto) di rinvio a giudizio per falso e abuso d'ufficio. Secondo un retroscena di Repubblica, la big grillina si aspettava tutto, ma non l'accelerazione dei pm e la mancata archiviazione per abuso d'ufficio sulla nomina del suo ex capo-segreteria Salvatore Romeo. Era convinta di aver chiarito tutto nel "drammatico interrogatorio" dello scorso 2 febbraio e invece la sua strategia difensiva potrebbe aver fatto acqua. C'è il sospetto che tra le carte in mano agli inquirenti ci siano dettagli "inediti e compromettenti". Il clima è cupo: la Raggi ha ammesso che questo anno al Campidoglio le ha stravolto l'esistenza, "ho perso la mia vita privata". Colpa, forse, non solo dei giudici ma anche del Movimento 5 Stelle, la cui spada di Damocle del codice etico grava sulla sua testa. Per ora potrebbe salvarla anche in caso di processo, ma il costo sarà altissimo: da quel momento la sindaca sarebbe sola, solissima, senza più nessuno a difenderla, esaltarne i successi o minimizzare i fallimenti.