Matteo Salvini brinda a Libero con Feltri e Senaldi poi gela Berlusconi: "Questo il miglior governo possibile"
«In un altro Paese l' equipaggio della Sea Watch sarebbe già in galera e la nave sparita dalla circolazione». Matteo Salvini per rispondere al fuoco di fila delle critiche sceglie l' evento dedicato alla sicurezza organizzato da Libero («Uno dei tre giornali che leggo la mattina e uno degli altri due è sportivo»). Il ministro degli Interni conversa con Vittorio Feltri. Un dibattito fra vecchi amici (non a caso l' ambientazione è un caffè) ogni tanto interrotti da Alessandro Giuli, collaboratore di questo giornale, che svolge il compito di moderatore restando rigorosamente dietro il bancone del bar. Feltri chiede la spiegazione di un mistero: perché Salvini non dichiara chiusa l' esperienza di governo e chiede le elezioni che, visto il risultato delle europee, lo vedrebbe probabilmente vincitore. Il miglior governo - «In questo momento è il migliore dei governi possibili» risponde il vicepremier. «Dobbiamo fare la riforma fiscale con la flat tax, non per tutti ma per molti, la riforma della giustizia, la riforma della Pubblica amministrazione alla quale sta lavorando il ministro Giulia Bongiorno. Nelle forze dell' ordine andranno in pensione in 40mila nei prossimi 10 anni su un organico di 97 mila. Dunque dobbiamo lavorare al piano di assunzioni. Dobbiamo fare la riforma dell' intero settore della disabilità». Salvini ha parole al miele anche per Luigi Di Maio «perché è una brava persona». E soprattutto «è leale». Altri grillini gli stanno meno simpatici («Di Battista lo vedrei bene sulla Sea Watch»). Certo la situazione potrebbe cambiare se nell' arco di tre o quattro mesi l' azione dell' esecutivo si impantanasse. Soprattutto sull' autonomia «che non penalizza affatto il Mezzogiorno». Nemmeno per quanto riguarda la sanità: «In Campania c' è un ospedale gestito dalla camorra che decide pure i turni delle visite e già oggi molti cittadini del sud vengono in Lombardia per farsi curare». C' è anche da nominare il commissario italiano a Bruxelles «e visto il risultato elettorale toccherà alla Lega sceglierlo». Più tardi dirà che il candidato è Giancarlo Giorgetti. E allora avanti nonostante le provocazioni di Vittorio Feltri. Gran parte del tempo, ovviamente è assorbito dalla Sea Watch. «I membri dell' equipaggio sono dei fuorilegge» che stanno violando le regole imposte da ben tre ministeri: Interni, Trasporti (Toninelli) e Difesa (Trenta). «La Gdf e la guardia costiera - aggiunge - stanno facendo rispettare la legge. Questa è una battaglia di principio, come se qualcuno non si fermasse all' alt dei carabinieri». «Il Commissario europeo - aggiunge - dice che ci sono Paesi pronti a intervenire, mi dicano chi e mi dicano quando e per quanti. Se il problema si risolve e l' Italia non spende una lira e questa Ong viene messa in condizione di non aiutare più i trafficanti di esseri umani, obiettivo raggiunto». «Fuorilegge» - Quanto alla capitana Carola Rackete, «non sono il magistrato, qualcuno farà rispettare la legge, è come se un cittadino italiano non si fermasse all' alt dei carabinieri. Mi fa piacere che questa ragazza si dica ricca, bianca e tedesca e abbia tanto tempo libero». E sui deputati del Pd a Lampedusa: «Fanno un po' di vacanza, prendono il sole». In apertura di serata Pietro Senaldi, direttore responsabile di Libero aveva intervistato sui temi della sicurezza Massimiliano Troilo (capo delle operazioni di Hikvision in Italia) e Francesca Liberatore, manager di Vigilanza Goup. In sala il prefetto di Milano Renato Saccone, il questore Sergio Bracco e il comandante provinciale della Guardia di Finanza Stefano De Braco. Il mondo dell' economia era rappresentato anche da Andrea Rieffeser Monti, presidente della Federazione Italiana Editori, Maurizio Beretta (Unicredit) e dal presidente e Ceo di Mercedes Italia Radek Jelinek. di Nino Sunseri