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Cruciani: "Baccaglini, il nuovo presidente del Palermo è più strano di Zamparini"

Giulio Bucchi
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Presidente? Sì, forse, vedremo. Di strette di mano ne abbiamo viste tante in questi anni, chiedete per esempio all' uomo di Arcore, per dire che la foto che immortala Zamparini con questo Paul Baccaglini non significa assolutamente nulla. Di sicuro c'è che il ragazzotto che avrebbe acquistato il Palermo è tutto pieno di tatuaggi, e ne ha uno persino sul pene. Per carità, non siamo moralisti e si sa che l' abito non fa il monaco (è pieno di uomini di calcio in grisaglia che sono banditi matricolati) e dunque chissenefrega di quel corpo disegnato che nemmeno Roberto D' Agostino. Quello che conta è che abbia il grano, che cacci fuori i piccioli per il Palermo. E qui, visto quello che sta succedendo chez Berlusconi, qualche dubbio è sempre lecito, avendone viste di tutti i colori anche a contratti siglati e controsiglati. Ma la certezza al momento è che il nuovo sbarco degli americani a Palermo dopo il '43 non ha il volto del generale Patton ma appunto di un certo Baccaglini, fino a poco tempo fa conosciuto per baccanali e baccano, non per capacità imprenditoriali e di comando. Il ragazzo si presenta con una sessantina di tatuaggi che abbracciano l'intero spettro della sua pelle. Tra questi spiccano una Madonna sul pettorale destro e la Morte con tanto di falce su quello sinistro, con la lama che azzanna un cuore con su scritto «Paola». Non è ancora visibile al grande pubblico, ma il dettaglio ci è stato confermato da più persone: Baccaglini ha ricamato persino le parti intime, per l' esattezza il suo uccello. Con cosa? Con la sigla della marca di moda Louis Vuitton. Bah, vai a capire perché. Ma tant'è, da Zamparini si è passati al presidente col pisello colorato e magari è un passo avanti. Chi può saperlo? Certo, il passato non aiuta. Il ragazzotto, prima di creare un fondo d'investimento con cui avrebbe comprato la squadra rosanero, era conosciuto in Italia come showman, prima alla radio Rtl, poi in alcune puntate con Pif a Il Testimone, un viaggio in America dove a un certo punto dice al conduttore «ma il cappellino che hai lo fanno anche da uomo?», e per una stagione a Le Iene quando alla conduzione c'erano Luca e Paolo. Esordì però a Rai 2 con Claudio Cecchetto, dove - dice lui - «nei momenti di pausa ho socializzato con le ballerine». A Italia 1 arriva, sono sempre parole sue, per merito di Davide Parenti che «mi ha rapito come fanno gli alieni, parte la luce da Cologno, ti prelevano e ti portano al Le Iene». Faceva il "giovane" con interviste demenziali ai politici davanti a Montecitorio e ne ricordiamo una con Alessandra Mussolini: «Lei balla mai sul cubo?», chiedeva il neopresidente. «Lasciamo perdere», rispondeva la duciona basita. E lui ancora: «Mi fa vedere il suo cubo?», chiedeva ancora il Battaglini con musica dance in sottofondo e voce da deejay un po' rincoglionito. E così via, facendo alzare le mani al cielo ad altri politici, sempre con la stessa cantilena: «Facciamo le sei del mattino». «Molti giovani si identificano nella mia idiozia, in una persona priva di cervello», diceva di se stesso e del suo personaggio il nuovo patron rosanero. Si dice pure che all'epoca rivaleggiasse in amore con Teo Mammuccari e, per dirla alla palermitana, ha fama di essere un gran fimminaro, un appassionato del genere femminile. Una volta, nel 2009, si inventò il "Partito del Limone", invitando le persone a limonare, limonare e limonare, cioè pomiciare. Ecco, questo una decina di anni fa, prima della conversione alla finanza. E magari Baccaglini ha fatto davvero fortuna, ha una montagna di quattrini, è un genio, e porterà Palermo in Champions League. Nel frattempo, il primo pensiero che viene è questo: aridatece Rozzi e Anconetani. di Giuseppe Cruciani

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