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La disoccupazione al 10,5%, i precari sono 3 milioni

Il premier Monti

Negativi i dati Istat: su anche l'inflazione. La cura-Monti non funziona

Andrea Tempestini
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Record dopo record, "cresce" l'Italia di Mario Monti. Ecco l'ultimo primato, quello di lavoratori precari, che nel secondo trimestre del 2012 sono quasi 2,5 milioni (2.455). Si tratta del livello più alto dal secondo trimestre del 1993 sia in valore assoluto, sia per l'incidenza sul totale degli occupati che ha toccato il picco del 10,7 per cento. I dati sono stati resi noti dall'Istat, che sommando i collaboratori al numero dei contratti a termine arriva all'iperbolica cifra di 3 milioni di precari. Disoccupati - Male anche i dati sulla disoccupazione, ancora ai livelli massimi in Italia. Nel mese di luglio il tasso di disoccupazione è rimasto stabile rispetto a giugno, attestandosi al 10,7%, il dato più alto dal 2004 (anno d'inizio delle serie storiche mensili) e dal 1999 sulla base di confronti tendenziali. Su base annua il tasso di disoccupazione è cresciuto di 2,5 punti percentuali. L'Istat ha inoltre rivisto il tasso di disoccupazione di giugno dal 10,8% al 10,7%. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) a luglio è al 35,3%, in aumento di 1,3 punti percentuali su giugno e di 7,4 punti su base annua. Il ritmo di crescita annuo della disoccupazione giovanile è triplo rispetto a quello complessivo. Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 618 mila. Inflazione - Infine l'inflazione, anch'essa negativa. Secondo le stime preliminari, si registra un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente e del 3,2% nei confronti di agosto 2011 (era +3,1% a luglio). Secondo le rilevazioni Istat, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori salgono al 4,3% dal 4% di luglio. Su base mensile, i prezzi dei prodotti più acquistati, aumentano dello 0,4%.

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