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Il governo taglia pure il santo patronoObiettivo: far crescere il Pil

In processione a Napoli il 19 settembre per festeggiare San Gennaro

Il decreto verrà discusso venerdì in Cdm: l'idea è di spostare la festività alla domenica più vicina

Nicoletta Orlandi Posti
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Il milanese che vuole festeggiare il 7 dicembre Sant'Ambrogio, dovrà prendere un giorno di ferie. Idem dovrà fare il napoletano che il 19 settembre non intende rinunciare alla processione della festa di San Gennaro e assistere ai riti sulla reliquia di sangue che si scioglie. Stesso discorso vale per il 25 aprile. Non solo è la festa della Liberazione, ma a Venezia, e anche a Latina, è San Marco, con le varie celebrazioni patronali. E così è a Catania il 5 febbraio per Sant'Agata o il 4 settembre a Viterbo per Santa Rosa. Per non parlare di Babbo Natale, che in realtà è San Nicola, e che a Bari, ma anche a Sassari, si festeggia il 6 dicembre. Se queste date non cadono di domenica, l'unico modo per non rinunciarci è prendere le ferie. Sì, perchè il governo Monti taglia pure sulle feste, o meglio vuole accorparle con l'obiettivo di far crescere il Pil. L'idea viene confermata in ambienti governativi e potrebbe essere esaminata nel prossimo cdm dopo il parere di quattro ministeri chiave.  Il tema è stato affrontato anche dal governo Berlsuconi, lo scorso anno, e dopo una serie di valutazioni furono prese alcune decisioni, come ad esempio quella di far restare il 29 giugno un giorno di festa per i romani che celebrano i loro patroni, San Pietro e San Paolo. La festività rientra infatti tra quelle che sono oggetto di accordi con la Santa Sede, come, per esempio il 25 dicembre, Natale, o il 15 agosto, l'Assunzione. Per tutti gli altri patroni si è aperta invece la via del decreto sul quale si è discusso nel preconsiglio di ieri. Il sottosegretario Antonio Catricalà avrebbe chiesto ai tecnici dei minsiteri di presentare un parere in modo che il provvedimento possa arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri già questo venerdì. Non si conoscono ancora i dettagli del testo.Tuttavia, alcune settimane fa il sottosegretario Gianfranco Polillo aveva sottolineato che ridurre il numero di giorni non lavorati di una settimana avrebbe portato all'aumento del pil di un punto percentuale.

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