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Non hanno una casa, ma devono pagare l'ImuI terremotati dell'Emilia si mobilitano

Il primo ottobre i cittadini colpiti dal sisma dovranno mettersi in regola con le tasse. I presidenti delle regioni chiedono una proroga

Nicoletta Orlandi Posti
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  Il primo ottobre i terremotati dell'Emilia dovranno pagare l'Imu e gli imprenditori l'Irpef. Un'ingiustizia visto che non hanno ancora una casa e che le aziende non hanno potuto ancora riprendere a produrre. Per questo i comuni messi in ginocchio dal sisma chiedono al governo una proroga allo stop del pagamento delle tasse da parte dei cittadini. Monti da parte sua ancora non si è espresso sulla richiesta arrivata direttamente dal commissario straordinario alla ricostruzione, Vasco Errani, che venerdì scorso annunciava: "torneremo a lavorare sulla richiesta di rinvio di tutti i pagamenti per chi ha la casa inagibile o ha avuto danni alle aziende". Questo anche perché "chi ha avuto la casa inagibile non può pagare l'Imu anche nel 2013, e un imprenditore che ha avuto danni non deve pagare le tasse nel 2013". Ma allo stato non tira aria di proroga. Soprattutto considerata la risposta già arrivata nei giorni scorsi dal'Agenzia delle Entrate che ribadiva che il periodo di sospensione scadeva il 30 settembre. Alla richiesta di Errari si è aggiunta quella dei presidenti di Lombardia e Veneto, Roberto Formigoni e Luca Zaia, che in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Monti e al ministro dell'Economia e delle Finanze, Grilli, chiedono di rinviare al 30 novembre le scadenze di tutti gli adempimenti tributari, fiscali,contributivi e amministrativi per i residenti nelle zone colpite dal terremoto. E per chi continua ad avere problemi abitativi o produttivi dovuti al sisma, un ulteriore slittamento al 30 giugno 2013.  La prima data utile per discutere di una eventuale proroga è il Cdm che si terrà venerdì prossimo. Nel frattempo l'Agenzia delle Entrate ha ribadito la tempistica per la ripresa dei pagamenti: la scadenza del termine di sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari nelle zone di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto colpite dal sisma del 20 maggio 2012 è fissata al 30 settembre 2012, "fermo restando la possibilità di regolarizzare entro il 30 novembre 2012, senza applicazione di sanzioni e interessi, gli adempimenti concernenti le ritenute e relativi al periodo dal 20 maggio all'8 giugno 2012".   

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