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Governo Monti, fiducia nei ministri: si salva soltanto la Cancellieri

Monti e Berlusconi

Andrea Tempestini
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  Tutti bocciati, con un'eccezione: Anna Maria Cancellieri, salva per un pelo. E' questo quanto riferisce il sondaggio di Ipr Marketing per Repubblica.it: dalle risposte fornite da un campione di mille persone consultate per via telematica si scopre che gli italiani non hanna alcuna fiducia nei ministri del governo Monti (e nel governo stesso). Paradossalmente, però, nel campione intervistato cresce la fiducia nell'operato del premier in persona: il gradimento del Presidente del Consiglio sarebbe al 52%, tre punti sopra l'ultimo sondaggio Ipr, del 12 luglio. Monti ha guadagnato nel corso dell'estate esattamente quello che ha perso il suo governo. Così gli italiani che dichiarano di avere "molta/abbastanza fiducia" nell'esecutivo dei tecnici cala dal 40 al 37%, il minimo toccato dallo scorso dicembre (quando la fiducia era al 54%). Ministri ko - A non lasciare scampo ai tecnici sono i pareri relativi ai singoli ministri. Il meno apprezzato in assoluto è Corrado Clini (Ambiente e Tutela del territorio), il cui gradimento è al 37 per cento. Per Elsa Fornero (Lavoro e Politiche Sociali), la "grande protagonista" della sforbiciata alle pensioni, la fiducia è al 38%; Francesco Profumo (Istruzione) raccoglie il 43% di consensi, mentre Paola Severino (Giustizia) il 45 per cento. Quindi un pari, quello tra Corrado Passera (Sviluppo economico) e Andrea Riccardi (Cooperazione internazionale), pari al 46 per cento. L'ex ad di Banca Intesa perde 2 punti, scontando plausibilmente la gestione impacciata dei casi Fiat e Alcoa. L'unico ministro a strappare la sufficienza, raccogliendo la metà dei consensi, il 50%, è Anna Maria Cancellieri, titolare degli Interni. Infine una nota di colore su Vittorio Grilli, ministro di Economia e Finanze, la cui fiducia non viene rilevata perché "il livello di conoscenza è troppo basso per poter avere un indice di fiducia significativo".  

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