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PARLANDO DI SICUREZZA CON UN EX INCURSORE DELLA MARINA MILITARE

Il tema della sicurezza in Italia è spesso trattato con superficialità, parliamone con un esperto di security.

Andrea Bisaschi
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Andrea Bisaschi: Ciao Massimiliano, presentati ai lettori della rubrica Libero di Difendermi. Massimiliano La Rosa: Ciao Andrea sono un ex sottufficiale delle Forze Speciali della Marina Militare Italiana poi transitato nel settore delle Private Security Companies in IRAQ e da quattro anni faccio il security advisor in Italia.  Andrea Bisaschi: In pratica attualmente di cosa ti occupi? Massimiliano La Rosa: Attualmente faccio parte di una società di investigazioni e sicurezza che si occupa anche di formazione specifica.  Andrea: Oggi, in Italia tutti parlano di sicurezza, tu come vedi lo scenario italiano? Massimiliano: Nel nostro Paese in generale il tema sicurezza è molto sottovalutato e purtroppo quotidianamente gli episodi di cronaca lo dimostrano ampiamente. In Italia si chiude sempre "il recinto quando ormai i buoi sono scappati". La sicurezza dovrebbe avere come primo sinonimo interpretativo la parola prevenzione. Ad esempio ciò che è accaduto recentemente a quel carabiniere in Puglia, mi ha addolorato tantissimo, è stato come perdere un fratello d'arme. Questo episodio mi ha lasciato sgomento perché personalmente riconduco l'accaduto alla volontà di tenere degli assetti molto bassi che risultano essere pericolosi innanzitutto per le forze dell'ordine stesse. Bisognerebbe avere la stessa mentalità di quando si opera in altri Paesi. Chi indossa una divisa, è anche un obiettivo per qualche criminale e quindi andrebbe stesa una dottrina procedurale per potere tutelare i servitori della Patria. Andrea: Cosa mi dici a proposito della difesa personale nel nostro stato? Massimiliano: La difesa personale come la sicurezza privata è un concetto che viene molto sottovalutato e sminuito nel nostro paese. Pensiamo di non averne bisogno, questo perché ci limitiamo a considerarla una fase di intervento. Ma se come per il concetto di security dovessimo abbinarla ad una fase di prevenzione ci renderemmo conto che la difesa personale è un tassello importantissimo nella vita di tutti i giorni. Ricordiamoci infatti che gli attacchi e le violenze possono essere anche verbali, alla nostra reputazione, e quindi di natura diversa da quella che si vede nei film. Andrea: Con l'approvazione della nuova legge sulla legittima difesa abbiamo assistito ad un incremento di richieste per acquisire il porto d'armi, cosa ne pensi? Massimiliano: Ti faccio questo paragone. Secondo alcune norme di sicurezza, in certi locali è prevista la presenza di estintori ma, prima di arrivare ad usarli bisognerebbe osservare tutte le norme previste per evitare incendi e avere quindi un comportamento adeguato. La stessa cosa riguarda l'utilizzo di armi da fuoco che potrebbero essere l'extrema ratio in caso di difesa, perché significherebbe aver commesso degli errori in precedenza.  Andrea: Quindi la pensi come me, non basta avere un'arma per sapersi difendere? Massimiliano: Ti rispondo con l'esempio della guida di un automobile. Meno utilizzi l'auto più avrai possibilità di commettere errori alla guida. E' solamente un fatto di pratica e di esercizio. Allo stesso modo capita con le armi, se una persona non si esercita costantemente avrà una probabilità maggiore di commettere imprecisioni.  Andrea: So che sei molto riservato e non ti piacciono le luci dei riflettori, apprezzo ancora di più il fatto che tu mi abbia rilasciato questa intervista informale.  Massimiliano: So quanto tieni al tuo lavoro e io rispetto tantissimo le persone che hanno questo approccio verso la professione che svolgono, quindi è stato veramente un piacere.  Andrea Bisaschi [email protected]

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