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LO STATO E' MORTO

Foto di MILANO24H

Non è un paese per poliziotti!

Andrea Bisaschi
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Oltre a due giovani agenti è morto anche lo Stato. Non mi interessano le parole di cordoglio dei politici, né le frasi retoriche, né quelle di circostanza.  Come è possibile che una persona entrata in Questura senza armi addosso abbia sparato a dieci poliziotti uccidendone due? Come ha fatto l'assassino a sfilare ben due pistole ai due agenti?  Esiste una sola risposta. Lo Stato li ha lasciati soli.  Soli perché non esiste più il controllo del territorio. Soli perché la Giustizia tutela più i delinquenti delle Forze di Polizia. Soli perché se fermano un criminale per strada e qualche buonista, finché si sta lontano da casa sua, pensa che non abbiano usato le buone maniere, fa un video che poi pubblica in rete per denunciare i comportamenti violenti ed eccessivi delle forze dell'ordine. Soli perché erano poliziotti a Genova, al G8 nel 2001, nella scuola Diaz quelli che hanno massacrato degli innocenti. Soli perché asserviti al potere. Soli perché ancora nel 2019 a Modena vengono esposti striscioni 10/100/1000 Nassirya, per "ricordare" i dodici Carabinieri deceduti nel 2003. Quindi scusate è inutile definirli eroi quando muoiono e osteggiare il loro lavoro per il resto dei giorni come se non esistessero o peggio ancora trattati come degli esaltati criminali.  Soli perché se vogliono addestrarsi seriamente nella difesa personale devono pagarsi i corsi di tasca loro.  Soli, perché a differenza di altri paesi, le regole di ingaggio sono a loro sfavore e quindi possono reagire solo dopo che il criminale ha agito.  Soli perché se ammanettano un delinquente in Questura e per qualche motivo lo bendano, li giudicate dei bruti e vi scandalizzate. Soli perché vi permettete di giudicare persone che lavorano h 24 sulle strade del nostro Paese per tutelare l'ordine e anche la vostra sicurezza senza avere la minima conoscenza in materia.  Pierluigi e Matteo, riposate in pace. Andrea Bisaschi 

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