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Il rapporto tra bimbi e animali

Come insegnare ai bambini ad avere cura e rispetto degli animali

giovanni morelli
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I bambini sono, generalmente, attratti dagli animali con cui tendono ad identificarsi, proiettando su essi le proprie parti primitive ed istintive. Per il bambino, gli animali sono la rappresentazione vivente di certe caratteristiche e di certe qualità. Poggiano su questo principio molte tecniche psicologiche (dai testi di personalità alla pet-therapy). Osservando il bambino nella sua interazione con l'animale, o con una sua rappresentazione, è possibile cogliere espressioni e comportamenti capaci di mostrare, con maggiore immediatezza, vissuti profondi e conflitti emotivi che il piccolo può tendere a mascherare e/o ad allontanare dalla coscienza. La crescita di ogni bambino è segnata da tappe evolutive che comportano emozioni contrastanti: oltre al piacere e al desiderio di crescere, sperimentiamo il timore di non farcela, il dispiacere nel perdere i punti di riferimento e le certezze che avevamo già conquistato e proviamo rabbia nei confronti di coloro che percepiamo incapaci di comprenderci e sostenerci nel cambiamento. Quando un bambino manifesta dei comportamenti negativi nei confronti degli animali, come ad esempio i dispetti, è perché probabilmente si sente vincolato dal ruolo di “bravo bambino” e non sente di poter manifestare liberamente le sue contraddizioni emotive e utilizza il “contatto” con gli animali per dar voce ai propri conflitti. Inoltre, si è osservato che alcuni bambini, che da piccolissimi avevano patito ospedalizzazioni penose e prolungate o “maltrattamenti” da parte di altri bambini più grandi o da adulti pressanti ed esigenti, tendevano a “raccontare”, “drammatizzare”, il loro antico vissuto, agendolo sugli animali (Francoise Doltò, 1994). della dott.ssa Maria Rita Parsi per Mondokids.it

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