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Piccoli ambientalisti

I bambini e l'ambiente

giovanni morelli
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Quando nasce un bambino, si pensa subito al suo futuro e, inevitabilmente, ci si chiede quale sarà il suo mondo. Per questo lo slogan di David Brower, padre del moderno ambientalismo dovrebbe indurre i genitori a riflettere: “Non ereditiamo la Terra dai nostri padri: la prendiamo in prestito dai nostri figli”. Con un po'di impegno, tutti possiamo contribuire a renderlo migliore. Se invece la corsa sfrenata al progresso distruttivo continuerà ai ritmi attuali, le prospettive non saranno molto allegre: negli ultimi 50 anni, la pressione esercitata dall'uomo sull'ambiente è raddoppiata. Stiamo consumando le risorse di una Terra e mezza – dicono gli scienziati – e, continuando di questo passo, nel 2030 ne avremmo bisogno due per rigenerare quelle distrutte! Fare la raccolta differenziata, consumare in modo più ragionevole, evitare gli sprechi di cibo ed energia, significa non rinunciare a nulla di importante, ma anzi accrescere il livello di benessere generale e aiutare l'ambiente. Siccome imparare da piccoli è sempre più facile, meglio allora coinvolgere il prima possibile anche i bambini in uno stile di vita più sobrio e consapevole, improntato al rispetto e all'amore per la natura, che lasci sperare in un mondo meno inquinato e più vivibile Come? Ad esempio, facendo con loro il gioco delle R: recuperare, riparare, riutilizzare, ricaricare, restaurare, riciclare, risparmiare, ridurre, rivalutare, ridistribuire, regalare.

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