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DiMartedì, Pietro Senaldi contro il governo: "Non vorrei che chi prende l'aperitivo venga poi criminalizzato"

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Il coronavirus ha dato il via a una guerra tra il governo e i cittadini. Questi ultimi, nonostante abbiano rispettato le misure stringenti senza fiatare, vengono considerati dai giallorossi pericolosi, sempre pronti a far tornare il Covid-19. Una situazione aggravata dalla proposta di Francesco Boccia: i cosiddetti "assistenti civici" chiamati a controllare i cittadini. Una situazione che non va giù a Pietro Senaldi: "Non vorrei - spiega il direttore responsabile di Libero a DiMartedì - che chi prende l’aperitivo venga criminalizzato come lo sono state per due mesi le persone che vanno a correre”.

 

 

D'altronde se ha concesso la riapertura di locali e attività, il governo non può imporre alle persone di non andarci. A meno che non facciano le ronde con gli elicotteri come facevano mesi fa a chi liberamente e in solitaria correva sulle spiagge. Il che non sarebbe poi così improbabile per Conte e compagni.

 

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