Cerca
Logo
Cerca
+

Vaccino, Vittorio Feltri: i fessacchiotti che rifiutano la puntura? Ognuno muore come vuole

  • a
  • a
  • a

Sabato scorso tutte le emittenti televisive hanno trasmesso da mane a sera dei servizi, uno uguale all'altro, in cui si vedeva un camioncino di piccole dimensioni che portava in Italia un carico esiguo di vaccini anticovid. Se fosse arrivata la manna dal cielo, l'evento sarebbe stato ugualmente celebrato. Invece era solamente giunta in patria una quantità irrisoria del farmaco salvavita che servirà a immunizzare poche migliaia di persone. Quelle escluse vadano a farsi benedire o, meglio, aspettino il loro turno per ricevere l'iniezione salvifica. Il nostro Paese, pur avendo registrato una quantità mostruosa di morti ammazzati dalla pandemia, sarà così costretto ad attendere mesi per ricevere il prodotto che immunizza. 

 

Perché la Germania e altre nazioni europee sono state capaci di procacciarsi quintali di siero magico mentre a noi non ne è pervenuta che qualche goccia, insufficiente anche per cominciare a sistemare una quota minima di cittadini ansiosi di garantirsi la salute? La risposta ufficiale non c'è, ma persino uno scemo intuisce che ancora una volta il nostro governo non è stato all'altezza dell'emergenza. Evidentemente nessun collaboratore di Conte, Arcuri in testa, è stato in grado di acquistare un numero di vaccini idoneo a coprire la richiesta. 

Abbiamo i soldi per aumentare di 4 miliardi il reddito di cittadinanza grillino e poi ci mancano i denari per portare a casa alcune vagonate di siero scacciapensieri di morte. Meritiamo il Nobel dell'imbecillità. Senza dubbio non siamo ricchi, anzi siamo indebitati fino al collo, per cui fatichiamo persino a comprare il liquido che ci preserva dal Corona. D'accordo, ma se mancano le palanche per quale ragione pretendiamo di distribuire a chiunque gratis la pozione, quando a questo mondo pure l'aria ha un prezzo? Naturalmente i poveri, saranno tre o quattro milioni, meritano di essere soccorsi senza costringerli a rimetterci di tasca, ma tutti noi che lavoriamo avremo o no trenta o quaranta euro da investire per non ammalarci? 

 

Il premier è abituato a distribuire mance anche a chi cambia i rubinetti, compra una bicicletta o un monopattino, e va bene, però un pacchettino minuscolo di euro per salvarci la pelle possiamo sborsarlo o no? A riguardo dei fessacchiotti che non si fidano della puntura, giudicandola rischiosa, chissenefrega se rifiutano di subirla. Crepino pure, ciascuno è libero di tirare le cuoia come gli pare. L'unica cosa da fare con i no-vax è che nel caso finiscano infettati in qualche ospedale provvedano personalmente a saldare le spese delle cure. Noi siamo disposti a soccorrere tutti e a finanziare chiunque tranne i fessi.

Dai blog