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Alessandro Sallusti su Beppe Grillo e Giuseppe Conte: "Un pericoloso invasato contro un emerito incapace"

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Il comico estrae dal suo repertorio il colpo di teatro. "Giuseppe Conte non ha nessuna visione politica né capacità manageriali", ha scritto ieri Grillo sbarrando la strada a Giuseppe Conte che poche ore prima gli aveva chiesto di consegnargli le chiavi del movimento e ritirarsi di fatto a vita privata. Scopriamo quindi che l'uomo che lo stesso Grillo aveva indicato per ben due volte presidente del Consiglio della settima potenza mondiale e al quale pensava solo un mese fa di affidare le redini del Cinque Stelle è, a suo dire, un emerito incapace.

 

 

Cosa che in tanti, escluso Travaglio, avevano capito fin dal suo rocambolesco e casuale ingresso in politica. Furbo - lo abbiamo scritto ieri - sicuramente Conte lo è stato ma contro un pazzo come Grillo la furbizia non basta perché l'uomo è culturalmente violento pronto in ogni momento a farsi esplodere insieme al nemico. Un invasato - lui preferisce chiamarsi Elevato - pericoloso che follia dopo follia ha dissipato in pochi anni il grande patrimonio che la sorte gli aveva affidato. Come al solito Danilo Toninelli, detto tontolone, che ben rappresenta l'intelligenza media della classe dirigente grillina non aveva capito una mazza "Grillo e Conte sono la coppia migliore che la politica possa avere. Da una parte un visionario con i piedi ben piantati nel M5S e dall'altra una persona capace e competente che ha già dato prova di sé, altro che statuti", aveva postato sui suoi social poche ore prima che il "visionario" mandasse a quel paese e violentasse il "competente".

 

 

Adesso può succedere che Conte, aizzato da Travaglio e Casalino, provi a portare comunque via a Grillo un pezzo del movimento anche se non si capisce come e con i soldi di chi ciò possa accadere. Oppure che i grillini si sfaldino di loro a prescindere dalle mosse dei duellanti. Vedere i genitori darsele di santa ragione lascia sempre strascichi indesiderati. Prendere atto di avere un papà violento e una madre incapace è troppo anche per Toninelli, figuriamoci per chi pensava che la casa dei Cinque Stelle fosse il Mulino Bianco della politica.

 

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