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L'aria che tira, faccia a faccia tra Vittorio Feltri e Azzolina: "Perché non posso denigrarla", grossa sorpresa

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Sorpresa (fino a un certo punto): Vittorio Feltri difende Lucia Azzolina, ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira su La7. L'ex contestatissima ministra dell'Istruzione nel governo giallorosso del Conte 2 a suo tempo era stata travolta dall'emergenza Coronavirus che aveva colto la scuola italiana completamente impreparata. Cambiata la grillina (al suo posto oggi c'è Fabrizio Bianchi), la musica resta sempre la stessa. "Ho molta stima dell'onorevole Azzolina, non posso denigrarla - esordisce in collegamento Feltri, rivolgendosi direttamente alla ex ministra -. L'anno scorso è stata attaccata con delle motivazioni stupide, i problemi della scuola non dipendevano da lei. Semmai, aveva cercato di sistemare le cose, in parte c'è riuscita e in parte no".

 

 



La scuola è la grande malata del "sistema-Italia", e guarirla e rimetterla in piedi è sfida titanica. "Non c'è mai riuscito nessuno - ricorda Feltri -. Sono sessant'anni che la scuola italiana ha delle gravissime carenze, da quando è stata istituita la scuola media unificata è successo un disastro. Nei primi anni non c'erano neanche gli insegnanti, si andavano a raccattare degli studenti universitari assolutamente impreparati e quindi c'è stata una dequalificazione della scuola dalla quale non siamo mai più riusciti a risalire".


"Quando io che sono vecchio come il dattero andavo alla scuola media di una volta, selettiva, traducevamo il De Bello gallico dal latino in terza media. Adesso ci arrivano in quinta Ginnasio, è la dimostrazione plastica che la scuola è decaduta e il problema non riguarda un ministro, che può fare più o meno bene, ma parte da una situazione di caos, la scuola è stata trascurata e ancora adesso è scollegata dal mondo del lavoro".

 

 

 

 

"Quando un ragazzo si diploma - conclude il fondatore di Libero - non riesce a trovare un posto perché non conosce un mestiere. Non è vero che esiste la disoccupazione, esistono dei posti che non siamo in grado di far ricoprire ai nostri igli perché hanno studiato male. e non è colpa neanche degli insegnanti, ma della disorganizzazione". Amen. 

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