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Mario Monti, Roberto Formigoni: "Non vuole cittadini ma sudditi da comandare"

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 Mario Monti

Roberto Formigoni
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Ci sono notizie che resistono lo spazio di un mattino, e altre, che invece meriterebbero approfondimenti molto più seri, che scompaiono dopo poche ore, e fai fatica a trovarle anche nei siti più nascosti. Una di queste è costituita dalle clamorose e scandalose dichiarazioni del senatore a vita, nominato da Napolitano, nonchè ex presidente del Consiglio, sempre nominato da Napolitano, Mario Monti, quel Monti che era stato incaricato dalla Troika europea di mettere in riga i conti italiani, e infatti dopo dieci anni dal suo passaggio la nostra economia non si è ancora risollevata ai livelli di prima. In una trasmissione televisiva costui ha avuto il coraggio di dichiarare che andrebbero date meno informazioni ai cittadini, che evidentemente sono dei minus habentes che come tali vanno trattati. «Io credo che bisognerà trovare un sistema che dosi dall'alto l'informazione, con metodi meno democratici».

 

 

 

FINALITÀ NASCOSTA

Queste le sue testuali dichiarazioni (ne esistono le registrazioni). «Noi siamo in guerra», ha affermato, «ma non abbiamo usato usato una politica di comunicazione adatta alla guerra», cioè controllata e censurata da appositi enti onnipotenti, dimenticando che la nostra guerra è contro un virus, non contro un nemico dotato di orecchie o apparecchiature atte captare le informazioni e a farne eventuale uso contro di noi... Ma evidentemente Monti queste cose le sa e dunque il suo ragionamento ha una finalità che va ben al di là della contingenza presente e della necessità eventuale che qualche pazzo diffonda fake news così spaventose e false da indurre grave allarme nella popolazione. Il suo è l'ennesimo "ballon d'essai" lanciato in questi anni anche in altri Paesi e da altre personalità: la democrazia di cui godiamo è troppa (come se non ci fossero poteri sempre più ristretti, oscuri e forti a guidare le principali scelte del mondo a Est come a Ovest).

 

 

 

E troppa è la libertà di pensiero, di opinione, di parola, di religione che è solennemente garantita da tutte le Costituzioni democratiche (la nostra all'articolo 21), ma che dà sempre più fastidio ai super potenti di prima, e che dunque va fortemente limitata, se non del tutto abolita: non vedete come la Cina è sempre più guardata con ammirazione, come un Paese per molti aspetti modello, a cui per molte caratteristiche ispirarsi? Limitare la libertà di pensiero, cancellare o limitare o manipolare le specificità della singole persone (vedi il gender), aumentare i poteri dello stato tecnocratico unico, e uniformare, robotizzare la vita delle persone. Non di individui pensanti, creativi, anche ribelli, ha bisogno il futuro a cui pensano, ma di un potere unico che crea e domina l'uomo. L'horror fantascientifico sta entrando nelle nostre vite.

 

 

 

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