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Bucha, Giampiero Mughini: "Ricordo la ragazza stuprata e massacrata dagli americani..."

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"Esito a condividere la pressante richiesta di una “Norimberga” che veda sul banco degli accusati l’attuale dirigenza russa": Giampiero Mughini parla del massacro di civili di Bucha sul portale di Dagospia, esprimendo dei dubbi in merito alla richiesta dell'Occidente di processare i russi per le atrocità compiute. Anche se ha fatto una premessa: "Non ho alcuna parola bastante a dar conto dell’orrore di quella gente ucraina maciullata dai russi e lasciata marcire per strada, sicuri come erano quei biechi assassini della loro impunità".

 

 

 

Il giornalista ha spiegato la complessità della situazione: "Il fatto è che quando imperversa una guerra, i rapporti tra “morale” e “politica” si fanno molto intricati". E poi ha ricordato cosa successe davvero nel corso del processo di Norimberga: "Non fu un trionfo della “morale”, ma un sovrappiù della ”politica” che i vincitori imposero ai vinti. Non solo vi abbiamo battuto sul campo, non solo i nostri aerei e i nostri carri armati hanno prevalso sui vostri, in più vi impicchiamo in nome della 'morale'". Con queste parole Mughini non dice che i nazisti non dovevano essere processati, ma che probabilmente quel processo non servì a molto: "In guerra i crimini sono come l’aria che respiriamo. Ce n’è caterve a ogni angolo di strada, non per niente è la guerra. I due milioni di donne tedesche stuprate dai soldati russi che da Stalingrado in poi andarono all’assalto della Germania, erano o no un crimine di guerra?". 

 

 

 

Una "Norimberga", a questo punto, andrebbe fatta - secondo Mughini - anche per i crimini compiuti dagli americani: "Purtroppo non ricordo il titolo di un cine documentario (americano) su un gruppo di marines che erano piombati nella casa di una bellissima ragazza irachena, l’avevano stuprata e poi avevano massacrato lei e la sua intera famiglia allo scopo di non lasciare testimoni". In sostanza, quindi, il giornalista scrive: "Una guerra o la vinci sul campo oppure l’ombra di una qualche “Norimberga” a danno dei tuoi avversari resta aria fritta". E la richiesta di un processo del genere potrebbe solo rischiare di "bruciare sul nascere ogni ipotesi di accordo, di armistizio, di tregua".

 

 

 

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