Cerca
Cerca
+

Ucraina, la guerra in diretta. Cremlino, minaccia sul gas: "Lo daremo ad altri". E Draghi frena: "Embargo non sul tavolo"

  • a
  • a
  • a

Una Norimberga per i militari russi, Mosca fuori dal Consiglio di sicurezza dell'Onu e riforma del potere di veto delle Nazioni unite. L'appello politico del presidente ucraino Volodymyr Zelensky tiene banco anche nel 42esimo giorno di guerra in Ucraina. "Le sanzioni contro la Russia dovrebbero essere commisurate ai crimini di guerra commessi, dopo quello che il mondo ha visto a Bucha", sono le parole del presidente ucraino, che chiede un incontro con le autorità internazionali a Kiev. Dopo Bucha, emergono sempre nuovi dettagli sui massacri di civili a Mariupol e Irpin, con stupri di donne e bambini ed esecuzioni sommarie a sangue freddo.   

Ore 21.57 Usa: Identificheremo unità russe responsabili di violenze Bucha
Gli Stati Uniti affermano che "saremo in grado di identificare le unità russe" responsabili delle violenze a Bucha, in Ucraina. Così un funzionario statunitense, secondo Cnn, affermando che l'identificazione delle persone coinvolte "è una priorità estremamente alta ora" per la comunità dell'intelligence statunitense. La raccolta e l'analisi delle informazioni, utilizzando tutti gli strumenti e le risorse disponibili, è in corso da quando le atrocità sono emerse e gli Stati Uniti sono sul punto di "restringere" la responsabilità, ha concluso il funzionario.

Ore 21.43 Kuleba: Doloroso parlare coi russi ma necessario per la pace
"Continuiamo a parlare con la delegazione russa, anche se è diventato particolarmente difficile e doloroso parlare con loro dopo che abbiamo appreso delle atrocità nei territori occupati". Queste le parole del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, aggiungendo che "tutte le guerre si concludono con un accordo e dobbiamo ripristinare la pace e salvare le vite dei civili, così i colloqui continuano".

Ore 21.10 Pentagono: Ucraina può vincere la guerra
L'Ucraina può vincere la guerra contro la Russia, "lo vediamo negli sviluppi quotidiani". Questo quanto sostenuto dal portavoce del Pentagono, John Kirby.

Ore 20.31 Ucraina: Bombardamenti a Balakliya: 3 morti
"La città occupata di Balakliya è ancora una volta sotto il tiro dell'esercito russo". Lo comunica su Telegram la Procura generale, annunciando che il procuratore regionale di Kharkiv ha avviato un'indagine preliminare per violazione del diritto di guerra e omicidio premeditato. Da quello che emerge - rivela la Procura - "il 6 aprile 2022, i militari delle forze armate della Federazione Russa hanno effettuato bombardamenti di artiglieria su edifici residenziali nella città di Balakliya, nel distretto di Izium. Di conseguenza, le case delle persone sono state parzialmente distrutte. Il bombardamento ha ucciso tre persone".

Ore 20.07 Mosca, distrutte armi straniere ricevute dall'Ucraina
Armi straniere ricevute dall'Ucraina sono state distrutte nella regione di Kharkiv. Lo rende noto il ministero della Difesa russo, dichiarazioni rilanciate da Interfax.

Ore 19.51 Draghi: Embargo gas russo non è ancora sul tavolo
Estendere le sanzioni contro la Russia anche al gas? "Non è un'ipotesi al momento in discussione, ma la situazione si modifica continuamente, gli eventi ci hanno sorpreso. Sembra che i massacri di bambini aumentano costantemente. Questo spinge a prendere sanzioni sempre più severe. Oggi l'embargo del gas non è ancora e non so se sarà mai sul tavolo". Queste la prole di Mario Draghi, che ferma dunque sull'embargo del gas, pur ammettendo che tutto è possibile

Ore 19.33 Kiev: i russi usano i forni crematori anche per i propri soldati
"I nostri servizi segreti ci dicono che la Russia cerca di nascondere i propri delitti e per questo sta usando forni crematori mobili a Mariupol per bruciare i cadaveri delle nostre donne e bambini. Gli stessi forni crematori li sta usando anche per il proprio esercito. Li hanno portati dalla Crimea e li stanno usando anche per bruciare i propri soldati, di modo che non li vedano in Russia, immaginate se dovessero vedere migliaia di cadaveri che tornano in patria". Queste le drammatiche parole a Sky Tg24 della vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, che ha ribadito: "Putin sta usando i forni crematori per nascondere tutte le sue azioni da delinquente".

Ore 19.17 Biden: Guerra tutt'altro che conclusa. Sosterremo Kiev a lungo
"La guerra in Ucraina è tutt'altro che conclusa": così Joe Biden ad un evento pubblico, dove ha ribadito che gli Stati Uniti sono pronti a sostenere Kiev a lungo. Parlando della capitale ucraina, ha aggiunto che Kiev "è ancora in piedi, con un governo operativo e la campagna militare russa ha già fallito i suoi obiettivi iniziali". Gli Usa, "in stretto coordinamento con gli alleati, sono determinati ad aumentare i costi economici per Putin" per l'invasione dell'Ucraina e ad "accrescere l'isolamento economico della Russia", ha concluso Biden 

Ore 19.05 Mosca: daremo il gas ad altri...
"La Russia può fornire gas ad altri Paesi, il mondo è molto più ampio del semplice Occidente". Queste le minacciose parole del Cremlino, rilanciate dall'agenzia russa Tass.

Ore 18.57 Blinken: forniamo 10 anti-carro per ogni tank russo
"Temo che ciò che scopriremo nei prossimi giorni e settimane in Ucraina sarà più terrificante di quello che abbiamo visto a Bucha". Così alla alla Nbc il segretario di Stato americano, Antony Blinken. A livello Nato, aggiunge, c'è stata una "straordinaria collaborazione, coordinamento e consultazione su ogni elemento della risposta" all'aggressione russa" all'Ucraina "ed è esattamente quello che continueremo a fare oggi e domani". Dunque, promette: "Tra gli Stati Uniti e altri alleati, per ogni carro armato russo in Ucraina abbiamo fornito, o forniremo presto, dieci sistemi anti-carro. Dieci per ogni singolo tank russo". L'impegno militare a stelle e strisce, insomma, destinato a crescere ancora

Ore 18.33 Mosca: "Chiusura relazioni diplomatiche non è esclusa"
Il Cremlino non esclude che si arrivi alla rottura delle relazioni diplomatiche tra Mosca e l'Occidente. "Se continua la pratica di espellere i nostri diplomatici, c'è la possibilità di un tale rischio, dal momento che ogni giorno ci troviamo di fronte ad azioni così ostili", ha affermato il portavoce Dmitri Peskov rispondendo alla Tv francese Lci, a cui ha concesso un'intervista. "L'espulsione dei diplomatici è una decisione che chiude la finestra delle relazioni", ha concluso Peskov pur sottolineando che "è necessario mantenere i rapporti diplomatici, soprattutto nelle condizioni attuali".

Ore 18.16 Usa, completo ritiro russo da aree Kiev e Chernihiv
"Le truppe russe si sono completamente ritirate dalle zone di Kiev e Kharkiv". Questo è quanto riferiscono fonti del Pentagono secondo quanto riportato dalla Cnn. La Difesa americana ha ribadito che adesso il fronte più duro della battaglia si è spostato nell'est dell'Ucraina.

Ore 17.56 Nuove sanzioni Uk, stop a carbone e petrolio russi
Il Regno Unito, in coordinamento con gli Stati Uniti e gli alleati, congela i beni di Sberbank, vieta tutti i nuovi investimenti verso la Russia e si è impegnato a porre fine a tutte le importazioni di carbone e petrolio russi entro la fine dell'anno. Le importazioni di prodotti siderurgici russi saranno vietate e altri otto oligarchi verranno sanzionati. Si tratta "delle nostre sanzioni più dure finora", ha affermato la ministra degli Esteri Liz Truss citata dal Guardian.

Ore 17.31 Stoltenberg sente Orban: Alleati uniti contro Russia
"Ho parlato con il premier ungherese. Gli alleati Nato sono uniti nella nostra condanna della brutale guerra della Russia contro una nazione sovrana indipendente. Siamo preparati per il lungo periodo, supportando l'Ucraina, rafforzando le nostre sanzioni e aumentando la nostra deterrenza e difesa": queste le parole del segretario della Nato, Jens Stoltenberg, su Twitter.

Ore 17.12 Kiev, territorio intorno a centrale Chernobyl resta pericolo
Ancora allarme nucleare. I rappresentanti della centrale nucleare di Chernobyl hanno avvertito che il territorio della centrale rimane comunque pericoloso a causa dagli incendi, delle mine che sono state installate dalle forze russe e dell'aumento delle particelle radioattive nell'aria dovuto al passaggio dei mezzi militari russi nella zona della centrale. Al momento i rappresentanti della centrale hanno quindi sconsigliato ai cittadini di recarsi nel territorio nei pressi dell'impianto.

Ore 17.06 Orban replica al Cremlino: Condanno l'aggressione, Mosca sa che siamo avversari
"I russi sanno che noi facciamo parte della Nato e che siamo avversari. Noi condanniamo l'aggressione all'Ucraina". Così il rieletto premier ungherese Viktor Orban, in conferenza stampa a Budapest, chiarendo la sua posizione sul conflitto. Vladimir Putin era stato tra i primi a congratularsi lunedì per la vittoria elettorale e gli aveva proposto "una partnership". Poco prima delle parole di Orban, la nota del Cremlino che dava conto del contatto telefonico in cui Putin aveva spiegato all'omologo ungherese come, a suo dire, quella di Bucha è "una rozza provocazione dell'Ucraina".

Ore 16.59 Biden: con nuove sanzioni Mosca paga atrocità Bucha
"Ho detto chiaramente che la Russia avrebbe pagato un caro e immediato prezzo per le sue atrocità a Bucha". Queste le parole del presidente degli Usa, Joe Biden, dopo l'annuncio delle nuove sanzioni americane contro Mosca per il massacro di civili nella cittadina ucraina alle porte di Kiev. "Oggi, insieme ai nostri Alleati e partner, annunciamo un nuovo round di devastanti sanzioni", ha concluso Biden su Twitter, dove ha anche rilanciato l'elenco delle sanzioni approvate.

Ore 16.49 Usa confermano: sanzionate figlie di Putin
Le nuove sanzioni varate dagli dagli Stati Uniti, in raccordo con G7 e Ue contro la Russia, colpiranno le figlie di Vladimir Putin, Maria e Iekaterina, e la figlia del ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov.

Ore 16.31 Financial Times: Draghi decisivo per sanzioni a Banca russa
Il Financial Times afferma che "in Europa è stato Mario Draghi a spingere l’idea di sanzionare la banca centrale di Mosca durante il vertice di emergenza Ue la notte dell’invasione. Il leader italiano ha sostenuto che le scorte di riserve della Russia potrebbero essere utilizzate per attutire il colpo di altre sanzioni"

Ore 16.20 Stoltenberg, guerra può durare mesi e forse anche anni
"Prima di tutto, questa guerra deve finire ora e il presidente Putin deve concluderla ritirando le truppe. Smettere di attaccare il paese sovrano indipendente Ucraina, sedersi e in buona fede trovare una soluzione politica. Ma, allo stesso tempo, dobbiamo essere realistici e renderci conto che questo può durare a lungo, molti mesi e anche anni. Ed è per questo che dobbiamo essere preparati anche per una lunga guerra". Queste le parole del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un punto stampa prima della ministeriale Esteri Nato

Ore 16.02 Putin a Orban: Bucha, provocazioni rozze e ciniche
Nella corso della conversazione con il premier ungherese Viktor Orban, Vladimir Putin - si apprende - ha respinto le accuse a Mosca sui crimini di guerra a a Bucha, parlando di "provocazioni rozze e ciniche da parte ucraina". A riferirlo il Cremlino, secondo cui i due leader hanno inoltre discusso delle relazioni bilaterali e dei colloqui con Kiev. L'Ucraina ha completato la preparazione di nuove provocazioni che coinvolgono la popolazione civile a Konotop, Trostianets, Borodianka e Katyuzhanka secondo lo "scenario di Bucha", ha denunciato il generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale della Federazione russa.

Ore 15.53 Mosca accusa: Kiev tortura i militari russi
L'Ucraina ha rifiutato uno scambio di prigionieri programmato per oggi con la Russia, "respingendo senza fornire motivazioni la lista che era stata preparata". Lo sostiene il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass, aggiungendo che questa decisione può far "immaginare che i soldati russi catturati non stiano bene e subiscano torture".

Ore 15.48: "L'invasione ha fatto scoppiare una cyber-guerra mondiale"
Mentre sul campo si combattono gli eserciti e i civili soffrono indicibili atrocità, nel cyberspazio "ci troviamo davanti a una vera e propria 'guerra mondiale': anche se il conflito è localizzato in un luogo geografico ben preciso, dal punto di vista cyber in realtà coinvolge persone di tutto il mondo". Lo sottolinea all'Adnkronos Andrea Carobene, Head of Digital and Data Management di United Risk Management, che parla di "un fatto abbastanza nuovo visto che finora anche nelle guerre cyber si trattava di attacchi di un paese contro un altro, come quelli di Israele contro l'Iran". Oggi invece, osserva l'esperto, "la novità è partecipazione cittadini di tantissimi paesi a vari livelli: la richiesta del governo di Kiev a volontari di tutto il mondo nella battaglia IT contro la Russa ha raggiunto 300mila sottoscrittori che portano avanti attacchi a istituzioni e società russe". Le forme della guerra 'digitale' sono diversissime, spiega: "si va dalle incursioni hacker sulla rete ferroviaria bielorussa, che è stata bloccata per rallentare l'invio di truppe verso l'Ucraina, all'invio di messaggi a cittadini russi per illustrare loro la verità sulla guerra, senza dimenticare il sostegno economico 'digitale' con le prenotazioni attraverso Airbnb di soggiorni in località ucraine" così da fornire un sostegno finanziario al paese invaso. 

Ore 15.39: Meloni, "Embargo gas? L'Itlia rischia di pagarlo tantissimo"
Un embargo immediato per il gas e il petrolio russi? "E' un tema complesso. Sicuramente la misura sarebbe efficace. Il punto è che, grazie alle scelte che sono state fatte negli ultimi, noi siamo oggettivamente in una condizione che rende molto gravosa per noi la situazione. Non ho tutti gli elementi per valutare, ma se sei in un conflitto le misure che prendi sono efficaci se colpiscono gli altri più di quanto colpiscono te". Lo ha detto la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, arrivando a un evento della fondazione Fare Futuro, nella sala capitolare del Senato. "La misura sarebbe molto aggressiva anche nei nostri confronti? Quindi: quali sono le alternative e quali sono le risorse? Lo dico dall'inizio. Noi siamo stati come Italia leali con i nostri alleati e con l'Occidente", ha aggiunto Meloni. "Che cosa vuole fare l'occidente in termini di solidarietà con le nazioni che saranno più colpite? Questo è il tema che deve porre il governo. Perche' quando sapremo quali sono le risorse e quali sono le alterative, saprò rispondere. Oggi, sono consapevole del fatto che l'Italia rischia di pagare tantissimo per una scelta del genere", ha concluso la leader di FdI. 

Ore 15.33: "Mariupol nuova Auschwitz"
"Mariupol è diventata la nuova Auschwitz". Parola del sindaco della città portuale nel sud dell'Ucraina, Vadym Boychenko, che su Facebook ha scritto: "i razzisti hanno trasformato l'intera città in un campo di sterminio. Sfortunatamente l'inquietante analogia sta ottenendo sempre più conferme". Boychenko ha aggiunto che "questa non è più la Cecenia o Aleppo. Questa è la nuova Auschwitz e Majdanek". Il sindaco parla di "decine di migliaia" di vittime civili, ricordando che una settimana fa stime in difetto parlavano di cinquemila persone uccise a Mariupol. Nella città vivevano circa 400mila persone, ma alcune erano fuggite prima dell'invasione russa.

Ore 15.22: Stoltenberg, "ci aspettiamo offensiva più grande"  
"Vediamo che la Russia sta spostando le forze fuori dal nord per rinforzarle, rifornirle e riordinarle, e poi per spostarle verso est. Ci aspettiamo una grande offensiva". Lo ha affermato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un punto stampa prima della ministeriale Esteri Nato.

Ore 15.12: "Democrazia a rischio, non solo a Kiev"
"Oggi tutti siamo consapevoli che la libertà è a rischio non solo in Ucraina, ma ovunque nel mondo. Trent'anni fa si è chiusa l'esperienza del blocco sovietico: sembrava che con la fine dell'Urss la libertà fosse un bene acquisito per sempre e avesse vinto. Qualcosa è cambiato, a partire da dieci anni fa, e i segnali c'erano tutti. C'è stato un ritorno all'indietro". Lo ha detto il presidente del Copasir e della Fondazione Farefuturo, Adolfo Urso, alla presentazione del rapporto "Freedoms at risk", nella Sala Capitolare del Senato.

Ore 14.59: Stoltenberg, "prepariamoci a un lungo conflitto"
"Dobbiamo essere preparati per un lungo conflitto e sostenere l'Ucraina". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al suo arrivo alla riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza. 

Ore 14.43: "Atrocità mostrano la vera natura della guerra di Putin"
"Le atrocità di Bucha che abbiamo visto rivelano la vera natura della guerra di Putin. Ogni uccisione di civili è un crimine di Ucraina". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al suo arrivo alla riunione dei ministri degli Esteri dell'Alleanza. 
 

Ore 14.32: Banca centrale tedesca, "i rischi di troppe sanzioni"
La Banca centrale tedesca ha criticato le istituzioni finanziarie del Paese per aver interpretato troppo rigidamente le misure punitive contro la Russia. "Vediamo qua e là che si ottempera alle sanzioni in modo eccessivo", ha detto il membro del consiglio della banca centrale Joachim Wuermeling in un'intervista apparsa oggi sul quotidiano finanziario Handelsblatt. Le istituzioni, ad esempio, non dovrebbero escludere i cittadini di origine russa semplicemente per paura di violare le sanzioni, ha affermato. "Le istituzioni finanziarie devono stare attente a mantenere il senso delle proporzioni e non svantaggiare involontariamente nessuno". Per quanto riguarda i rischi finanziari futuri, Wuermeling ha espresso preoccupazione per i mutui, che sono diventati più rischiosi per le banche a causa dell'aumento dei prezzi. Il mercato sta diventando sempre più vulnerabile, ha detto. 

Ore 14.25: "25 ragazze violentate dai russi a Bucha"
Venticinque ragazze ucraine sarebbero state violentate dalle forze armate russe a Bucha. Lo ha reso noto alla Bbc la commissaria per i diritti umani del parlamento ucraino Lyudmyla Denisova. Le ragazze avrebbero fra i 14 e i 24 anni ha aggiunto spiegano come lo stupro sia "la nuova arma" usata dalle forze armate di Mosca. 

Ore 14.17: Scholz, "l'ho detto a Putin, la decisione sarà di Kiev"
"L'ho ripetuto molte volte quando ho parlato con Vladimir Putin: saranno gli ucraini a decidere cosa possono accettare o non accettare nei negoziati, nessun altro". E' quanto ha detto Olaf Scholz durante il question time al Bundestag, che ha ribadito come "l'offerta della neutralità Ucraina" in nome di una fine della guerra d'aggressione russa rappresenta "una grandissima concessione all'aggressore". Per quel che riguarda le trattative tra Russia e Ucraina, il cancelliere ha ripetuto che la conclusione "non dovrà essere una pace dittatoriale". 

Ore 14.02: "A Bucha crimini di guerra russi"
"I soldati russi hanno commesso un massacro di civili ucraini prima del loro ritiro". Così il cancelliere tedesco Olaf Scholz, intervenendo in Parlamento, sulle uccisioni scoperte a Bucha. "L'assassinio di civili è un crimine di guerra", ha sottolineato. Il cancelliere ha quindi difeso la decisione del suo governo di inviare armi all'Ucraina, ricordando che con i precedenti governi l'invio di materiale militare nelle zone di conflitto era considerato un tabù. Di fronte alle richieste di alcuni esponenti dell'opposizione conservatrice di inviare più armi in Ucraina, Scholz ha replicato che "molte" armi sono già state consegnate alle forze di Kiev e che ulteriori forniture saranno "disponibili" se ritenute "sensate"

Ore 13.42: Onu, domani voto sulla Russia fuori dal Consiglio per i diritti umani
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite voterà domani sulla sospensione della Russia dal Consiglio per i diritti umani. 

Ore 12.50: "Rischio di sovrapposizione tra profughi ucraini e migranti della rotta balcanica"
Sulla gestione degli ucraini in arrivo in Italia dalla rotta balcanica, usata da migranti di altri Paesi, "il problema c'è: non sono un esperto ma quello che posso dire è che l'eccezionalità della situazione Ucraina dobbiamo vederla come un'opportunità" "non per separare ma per avere strumenti in più rispetto a quelle che sono rotte che esistono. Ovviamente ci saranno dei momenti di sovrapposizione" con i migranti in arrivo dalla rotta balcanica. Così il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio nel corso del punto stampa con il presidente della Regione Veneto Luca Zaia da Noale, in provincia di Venezia. 

Ore 12.42: Peskov, "processo negoziale viscoso"
Il processo negoziale tra le delegazioni di Mosca e Kiev "continua, ma è molto più viscoso" di quanto vorremmo". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Lo riporta la Tass. 

Ore 12.24: Mosca, "via da Kiev per creare le condizioni dei colloqui"
La Russia ha fatto un gesto di buona volontà quando ha ritirato le truppe dalle posizioni nell'Ucraina settentrionale, un "gesto di buona volontà per creare condizioni favorevoli" ai colloqui tra Mosca e Kiev. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in un'intervista al canale televisivo francese LCI, che andrà in onda stasera. "Abbiamo deciso di fare questo passo - riferisce l'agenzia russa Tass - come gesto di buona volontà per creare condizioni favorevoli per i negoziati. Possiamo prendere decisioni serie durante i negoziati, e quindi il presidente (russo Vladimir; ndr) Putin ha ordinato il ritiro delle truppe dalla regione".

Ore 12.18: "Forni crematori mobili russi a Mariupol"
Dei forni crematori mobili russi sarebbero entrati in attività nella città parzialmente occupata dalle truppe russe di Mariupol, "per coprire i crimini di guerra degli occupanti". Lo denuncia il canale Telegram del consiglio comunale di Mariupol.

Ore 12.14: "Nessun piano per uccidere Zelensky"
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha negato le voci sui presunti piani della Russia di eliminare il presidente ucraino, Volodimir Zelensky. Lo ha detto in un'intervista all'emittente televisiva francese LCI, che andrà in onda stasera. "No, non è vero. Non stiamo parlando di questo, così come (non stiamo parlando) dell'occupazione dell'Ucraina". A Peskov era stata fatta proprio una domanda in tal senso. Sui presunti piani di avvelenamento del leader ucraino ha poi detto: "Molti giornalisti parlano delle sue dichiarazioni, è il presidente dell'Ucraina", ma non sappiamo cosa beve e cosa fuma". "Siamo interessati a che accetti le condizioni della Russia, che sono state chiaramente delineate dalla delegazione russa. Vorremmo completare l'operazione militare speciale attraverso negoziati", ha poi aggiunto Peskov. 

Ore 12.06: "Soldatesse ucraine torturate dai russi"
Più di una dozzina di soldatesse ucraine catturate dalle forze russe sono state "sottoposte a tortura e maltrattamenti in cattività". Lo afferma su Telegram Lyudmyla Denisova, commissaria del parlamento ucraino per i diritti umani, citata da Cnn. Le 15 donne erano tra gli 86 soldati liberati dalla prigionia venerdì. Dopo la cattura da parte delle forze russe, le donne sono state portate in Bielorussia e poi in un centro di detenzione preventiva a Bryansk, in Russia, dove "sono state torturate e minacciate", ha detto Denisova, le prigioniere sono state spogliate nude in presenza di uomini, costrette ad accovacciarsi, tagliarsi i capelli e interrogate. Alcune delle donne sono state anche costrette a prendere parte alle riprese di video di propaganda russa. Denisova ha affermato che le azioni della Russia costituiscono una violazione dell'articolo 13 della Convenzione di Ginevra relativa al trattamento dei prigionieri di guerra che afferma che "devono essere sempre trattati con umanità". 

Ore 12 "Russi bombardano aiuti umanitari, almeno due morti vicino a Mariupol"
A Vuhledar, nella regione di Donetsk, molto vicino a Mariupol, durante la distribuzione degli aiuti umanitari, gli occupanti "hanno aperto il fuoco sui civili: due persone sono rimaste uccise e altre cinque sono rimaste ferite", secondo il capo dell'amministrazione militare regionale Pavlo Kyrylenko. "Il luogo in cui sono stati distribuiti gli aiuti umanitari è stato colpito dal fuoco dei fascisti russi con i razzi terra-terra a Vuhledar. Due persone sono state uccise e cinque ferite secondo un primo bilancio", ha scritto Kirilenko poco fa su Telegram. Al momento fonti indipendenti non hanno potuto confermare la notizia. 

Ore 11.45 Zelensky, basta ritardi, Ue introduca sanzioni più rigide
"Vorrei chiedervi di convincere i partner dell'Ue a introdurre sanzioni più rigide contro la Russia per assicurarsi che la macchina da guerra russa si fermi". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo in collegamento con il Parlamento irlandese. "Sono sicuro che l'intera Europa può fermare questa guerra e portare pace e stabilità nell'est dell'Europa. Non possiamo più ritardare", ha aggiunto.

Ore 11.42 Kuleba: "Bene nuove sanzioni Ue ma serve embargo su gas e petrolio"
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha espresso apprezzamento per il quinto pacchetto di sanzioni dell'Ue, ricordando su Twitter lo stop al carbone russo, alle navi che accedono ai porti dell'Unione europea e agli operatori del trasporto su strada. ''Ma ci vorrà un embargo sul gas e sul petrolio e un de-Swift di tutte le banche russe per fermare Putin. Tempi difficili richiedono decisioni difficili'', ha aggiunto Kuleba.

Ore 11.38 Mosca avverte su Kaliningrad, "È giocare con il fuoco"
Il governo russo, per bocca del viceministro degli Esteri Alexander Grushko, mette in guardia i Paesi occidentali da qualsiasi provocazione in relazione all'enclave russa di Kaliningrad. "Speriamo che il buon senso in Europa non permetta loro di avventurarsi a giocare su Kaliningrad. Immagino che siano in molti a capire che questo e' giocare con il fuoco", ha detto Grushko rispondendo a una domanda dei giornalisti.

Ore 10.47: Cina, "accuse su Bucha devono essere basate su fatti" 
La Cina ha invitato "tutte le parti a esercitare moderazione" fino a quando non saranno diffusi i risultati dell'indagine" sulle atrocità commesse a Bucha, in Ucraina: lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian, aggiungendo sulle accuse mosse da Kiev contro le truppe russe che "la verità deve essere scoperta e qualsiasi accusa deve essere basata sui fatti". Pechino, ha aggiunto Zhao, "attribuisce grande importanza alla situazione umanitaria in Ucraina ed è estremamente preoccupata per le conseguenze sui civili. I resoconti e le immagini sulla loro morte nella città di Bucha sono molto inquietanti".

Ore 10.45: Mosca a Vilnius e Riga, "visione miope"
Il viceministro degli Esteri russo, Alexander Grishko, ha definito "miope" la decisione di Lituania e Lettonia di abbassare il livello delle relazioni diplomatiche con la Federazione Russa e di chiudere i loro consolati generali in territorio russo. "E' una decisione molto miope che ridurrà drasticamente la 'finestra' di dialogo politico". 

Ore 10.40: "Oltre 400 persone scomparse da Hostomel"
Funzionari ucraini affermano che più di 400 persone sono disperse dalla città di Hostomel che, insieme a Bucha e Irpin, ha subito il peso maggiore dell'offensiva russa sulla capitale Ucraina Kiev. Il funzionario locale Taras Dumenko afferma che la maggior parte dei corpi dei residenti di Hostomel sono stati trovati nei villaggi vicini e nella città di Bucha. Dice che i russi devono aver rapito le persone, molte delle quali per essere fucilate, riferisce l'agenzia di stampa Interfax Ucraina. 

Ore 10.30: Ankara, "su Bucha indagine indipendente"
La Turchia si esprime sul tragico massacro di Bucha e Irpin, chiede "un'indagine indipendente per determinare i responsabili" e definisce "inaccettabile" colpire i civili. In un comunicato del ministero degli Esteri che ricalca quanto già detto dall'ambasciata turca in Ucraina, Ankara si sforza di misurare le parole con cautela per non danneggiare gli sforzi diplomatici del governo del presidente Recep Tayyip Erdogan per trovare una soluzione diplomatica al conflitto. "Chiediamo che venga aperta un'indagine indipendente che faccia chiarezza su quanto accaduto e determini i responsabili. Colpire civili innocenti è inaccettabile. La Turchia condivide il dolore del popolo ucraino", si legge nel comunicato. 

Ore 10.28: "Ue dovrà imporre sanzioni su petrolio e gas, prima o poi"
L'Unione europea dovrà prendere sanzioni "prima o poi" contro petrolio e gas russi, ha affermato mercoledì 6 aprile il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, denunciando i "crimini contro l'umanità" perpetrati a Butcha "e in molte altre città" in Ucraina. "Penso che prima o poi saranno necessarie misure sul petrolio e persino sul gas", ha dichiarato il funzionario belga davanti agli eurodeputati riuniti in sessione plenaria a Strasburgo. "Oggi esprimiamo la nostra indignazione per i crimini contro l'umanità, contro civili innocenti a Boutcha e in molte altre città. Un'ulteriore prova che la brutalità russa contro il popolo ucraino non ha limiti", ha affermato Charles Michel. "Non è un'operazione speciale. Questi sono crimini di guerra", ha proseguito, ricordando che l'Unione europea ha contribuito a raccogliere prove, al fine di "assicurare alla giustizia i responsabili".

Ore 9.49: Von der Leyen, "a Bucha i russi hanno ucciso l'umanità"
"Solo sette settimane fa, Bucha era un sobborgo ospitale e tranquillo nella periferia di Kiev. Ma la scorsa settimana, l'umanità stessa è stata uccisa a Bucha. Si è ucciso a sangue freddo, giustiziato con le mani legate e una pallottola in testa. Si sono lasciati" i cadaveri "a marcire in mezzo alla strada o nelle fosse comuni". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, nel suo intervento al Parlamento europeo. "Tutti abbiamo visto le immagini inquietanti di Bucha e abbiamo ascoltato le testimonianze di chi può parlare di nuovo liberamente, ora che l'esercito russo è andato via", ha aggiunto la presidente. "Sparavano a tutti quelli che vedevano, ha raccontato un testimone del passaggio dei soldati di Putin", ha ricordato Von der Leyen. I russi "la chiamano liberazione, io li chiamo crimini di guerra. Le autorità russe dovranno rispondere di questi crimini", ha concluso la presidente. 

Ore 9.15: Mosca, "la Nato ovviamente continuerà a fornire armi
La Russia si attende che i Paesi della Nato continuino a fornire armi all'Ucraina. Lo ha rilevato il vice ministro degli Esteri, Alexander Grushko. "I membri della Nato continueranno ovviamente a fornire armi all'Ucraina". 

Ore 9.11: Governatore di Kursk, "dall'Ucraina tentativo di bombardarci"
Secondo l'agenzia statale russa Ria Novosti, le posizioni delle guardie di frontiera nella regione di Kursk sarebbero state bombardate dal territorio dell'Ucraina. La Ria riporta la testimonianza su Telegram del governatore della regione Roman Starovoit. "Si è tentato di bombardare il valico di frontiera di Sudzha dall'Ucraina, ma fortunatamente i proiettili non hanno raggiunto il territorio della Federazione Russa. Non ci sono state vittime o distruzioni. Il gruppo di militanti ucraini che hanno effettuato i bombardamenti è stato identificato e distrutto dalle nostre forze armate", ha detto il capo della regione in un videomessaggio. La notizia non trova però al momento verifiche indipendenti. 

Ore 9.06: "Torture e saccheggi a Trostianets"
Prove di esecuzioni sommarie, torture e saccheggi sono state verificate dai reporter del Guardian a Trostianets, una pittoresca e storica cittadina termale a 20 miglia dal confine tra Russia e Ucraina, nella regione di Sumy, occupata dalle truppe russe per un mese. Quello che si presenta adesso è un panorama di carri armati maciullati, carcasse di obici, centinaia di scatole di munizioni e bossoli delle granate e dei missili Grad che i russi hanno sparato da Trostianets nelle città vicine. Edifici sventrati, sui muri slogan filorussi e insulti al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Trenta giorni dopo il loro arrivo, incalzati dalla controffensiva Ucraina, i soldati russi hanno lasciato la città e dietro di loro un convoglio di carri armati, camion pieni di bottino, veicoli rubati imbrattati con i segni Z, il simbolo della forza di invasione. Yuriy Bova, il sindaco di Trostianets, ha detto che è troppo presto per fare una stima affidabile di quanti civili siano stati uccisi: "Sicuramente più di 50, ma probabilmente non centinaia", ha detto. 

Ore 8.59: Mosca, "per ogni atto ostile una risposta adeguata"
Il governo di Mosca darà una risposta adeguata a ogni passo contro la Russia: lo ha sottolineato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, parlando a radio Sputnik, commentando le espulsione di diplomatici russi dai Paesi occidentali. "Per ogni atto così ostile, daremo una risposta adeguata", ha detto l'alto esponente della diplomazia russa. Zakharova ha sottolineato che tali azioni dei partner occidentali "portano di fatto a sospendere le relazioni bilaterali". "Ci sono, naturalmente, le frasi 'rompere le relazioni', 'abbassare il livello delle relazioni', ma parlando in parole povere, questo e' un congelamento profondissimo delle relazioni". 

Ore 8.50: Budapest convoca l'ambasciatore a Kiev, "basta insulti"
Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto ha convocato l'ambasciatore ucraino per protestare contro la posizione di Kiev nei confronti del governo di Budapest. Lo ha reso noto lui stesso in una nota. "E' arrivato il momento che i leader ucraini fermino i loro insulti rivolti all'Ungheria e riconoscano la volontà del popolo ungherese", ha aggiunto, un chiaro riferimento al fatto che il premier Viktor Orban e il suo partito Fidesz hanno appena vinto, con una piattaforma di posizioni filorusse, le elezioni legislative. 

Ore 8.32: Global Times,"irresponsabile" che Usa alimentino le fiamme 
Gli Stati Uniti, "gli iniziatori" della crisi Ucraina, "non hanno mostrato alcun indicatore di voler sollecitare la pace e promuovere i negoziati", ma sono pronti ad esacerbare le tensioni Russia-Ucraina e a creare ostacoli ai colloqui di pace tra le parti. Lo scrive in un editoriale il Global Times, il tabloid in lingua inglese del regime cinese, che definisce "deplorevole" questo atteggiamento. In particolare, "Washington ha indicato che fornirà una gamma di sistemi di armi pesanti" e il Pentagono ha detto che lavora "a un ritmo impressionate" per soddisfare le principali richieste dell'Ucraina. "Dobbiamo dire - conclude l'editoriale - che e' molto irresponsabile alimentare le fiamme in questo frangente". 

Ore 8.12: Bbc, centinaia di civili sotto le macerie a Borodyanka   
La città ucraina di Borodyanka potrebbe aver subito alcuni dei peggiori bombardamenti da quando la Russia ha lanciato la sua invasione dell'Ucraina, il 24 febbraio scorso. Lo riferisce la Bbc, spiegando che la polizia della città - che si trova a circa 60 chilometri a nord-ovest di Kiev - ritiene che potrebbero esserci centinaia di persone sepolte sotto le macerie di condomini civili distrutti dai bombardamenti russi. Edifici bruciati, segnati da fori di proiettili, bombe e missili, e frammenti di schegge, mostrano le prove di una brutale battaglia avvenuta a Borodyanka, aggiunge il Guardian, che pubblica le immagini di una città devastata e spettrale. 

Ore 8.04: "Un morto e 5 feriti dopo bombardamenti russi a Rubizhne
E' di una vittima e cinque feriti il bilancio del bombardamento di Rubizhne, nella regione di Luhansk, effettuato ieri dalle Forze armate russe. Lo ha affermato questa mattina il governatore regionale di Luhansk, Serhiy Haidai, sul proprio canale Telegram, aggiungendo che undici edifici residenziali sono stati distrutti dalle bombe sganciate dall'esercito russo. Gli attacchi sono stati effettuati anche sugli insediamenti di Lysychansk, Popasna, Severodonetsk e Toshkivka, sempre nella regione di Luhansk. 

Ore 8: Bucarest, auto si schianta contro l'ambasciata russa
Una persona è morta questa mattina dopo che la sua auto si è schiantata contro il cancello dell'ambasciata russa a Bucarest, secondo quanto riferito dalla polizia della capitale rumena. Un video registrato prima dell'arrivo dei vigili del fuoco mostra la parte anteriore dell'auto, incastrata nel cancello, avvolta dalle fiamme. Al momento, non è chiaro se il fatto sia da ricondurre a un incidente a se il conducente abbia intenzionalmente lanciato l'autoveicolo contro la rappresentanza diplomatica. Va detto che nelle ultime settimane diverse ambasciate russe in altre parti d'Europa sono state prese di mira da manifestanti infuriati per l'invasione dell'Ucraina. Ieri la Romania ha annunciato l'espulsione di dieci diplomatici di Mosca. 

Ore 7.47: "Mosca concentrata su controllo Donetsk e Luhansk 
Le forze russe sono concentrate principalmente sull'operazione per "il controllo completo sulle regioni di Donetsk e Luhansk": lo rileva lo stato maggiore delle forze armate ucraine nel suo aggiornamento quotidiano. Kiev osserva che ci sono stati continui attacchi anche nelle aree orientali del Paese, ma senza successo e conferma che le forze russe continuano l'assalto a Mariupol, una delle città più pesantemente bombardate e danneggiate dai combattimenti, difesa con successo dalle truppe ucraine da ormai oltre quaranta giorni. 

Ore 7.21: "Si aggrava situazione Mariupol"  
"Si sta aggravando" la situazione umanitaria a Mariupol, la città portuale Ucraina assediata da settimane dalle truppe russe dove "sono continuati violenti combattimenti e i bombardamenti russi". Lo 'certifica' l'intelligence militare britannica, nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione sul campo. Secondo i militari di Londra, a Mariupol rimangono circa "160mila persone", "la gran parte" delle quali non ha "luce elettrica, possibilita' di comunicare, medicine, riscaldamento o acqua". "Le truppe russe hanno impedito l'accesso degli aiuti umanitari, probabilmente per esercitare pressione sugli occupati e indurli alla resa". 

Ore 7.18: "Crimini a Bucha punta dell'iceberg"
Le atrocità nella città ucraina di Bucha potrebbero essere solo "la punta dell'iceberg": le forze russe hanno "probabilmente commesso atrocità" anche in parti dell'Ucraina non ancora accessibili. A dichiararlo è stata la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. "Quello che avevamo previsto è purtroppo accaduto e abbiamo visto forse la punta dell'iceberg" nelle zone cui "abbiamo avuto accesso". "Non abbiamo avuto accesso a una parte del paese dove probabilmente hanno commesso atrocità", ha osservato.

Ore 6.05: "Indagini su 5mila crimini di guerra"
Sono 5mila i crimini di guerra sui quali il governo di Kiev sta indagando. Lo annuncia il procuratore generale di Kiev Irina Venediktova, citata dal Kiev Indipendent. L'Ufficio del procuratore generale ha spiegato che l'indagine sui crimini di guerra è la priorità dell'intero sistema delle forze dell'ordine dell'Ucraina. 

Ore 4.21: Kirby, a Kiev ulteriori sistemi anti-corazza Javelin
Il portavoce del Pentagono John Kirby, ha affermato che il finanziamento extra di 100 milioni sarà utilizzato "per soddisfare un urgente bisogno ucraino di ulteriori sistemi anti-corazza Javelin". Gli ucraini hanno usato i missili lanciati a spalla "in modo così efficace per difendere il loro paese", ha osservato. Il 1 aprile, il Pentagono ha annunciato un extra di 300 milioni di dollari in assistenza militare. Kirby ha affermato che l'ultima tranche ha portato gli aiuti militari statunitensi all'Ucraina a "più di 1,7 miliardi di dollari dall'inizio dell'invasione premeditata e non provocata della Russia il 24 febbraio" e a più di 2,4 miliardi di dollari dall'inizio del mandato del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. 

Ore 3.38: Blinken, 100 milioni di dollari in aiuti militari aggiuntivi
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato che altri 100 milioni di dollari in aiuti militari americani sarebbero stati inviati in Ucraina a seguito delle notizie di atrocita' commesse li' dall'invasione delle forze russe. "Ho autorizzato, in seguito a una delega del presidente all'inizio di oggi, il prelievo immediato di assistenza alla sicurezza per un valore fino a 100 milioni di dollari per soddisfare l'urgente necessita' dell'Ucraina di ulteriori sistemi anti-corazza", ha affermato Blinken in una nota.
 

Dai blog