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Sallusti, smascherato il Pd "kamikaze": ecco come Letta farà vincere la Meloni

Alessandro Sallusti
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Siamo al giro di boa di questa breve e inusualmente estiva campagna elettorale. Da domani si entra nel vivo e la carovana politica imbocca la salita finale che porta alle urne, valori e distacchi saranno più chiari. Non è che non ci sia da fidarsi dei sondaggi fin qui visti ma gli stessi sondaggisti ammettono che interrogare persone accaldate sotto l'ombrellone non è garanzia di affidabilità delle risposte, qualche sorpresa è ancora possibile. Dopo il 20, ci dicono gli esperti, tutto sarà più chiaro. Il Centrodestra parte avvantaggiato, fino ad oggi non ha sbagliato un colpo e ancora una volta il suo asso nella manica si chiama sinistra.

 

 

Già, questa campagna di demonizzazione di Giorgia Meloni è un autogol pazzesco, come lo furono in passato prima quella contro Silvio Berlusconi e poi quella contro Matteo Salvini. Più quelli picchiano dalle colonne di La Repubblica e non soltanto - già, picchiatori come i picchiatori fascisti - più i tre leader e i loro elettori si compattano. Personalmente, per quel poco che vale, conosco tante persone partite freddine e ora assai motivate "a non dargliela vinta ai comunisti più o meno mascherati". C'è da sperare che questi non mollino con l'allarme fascismo e le ridicole "inchieste su M", dove "M" (copyright La Repubblica) dovrebbe evocare nella loro fantasia malata M-eloni come M-ussolini. Mi spiace che dai giornali siano spariti riferimenti consistenti a Berlusconi mafioso e a Salvini torturatore di immigrati o baggianate del genere, i due ne gioverebbero assai ma magari è solo questione di tempo e prima della fine della campagna elettorale qualche aiutino lo daranno anche a loro.

 

 

Per un attimo ho temuto che la sinistra avesse fatto esperienza del passato e avesse capito che nelle urne essere contro le persone fisiche non paga, diventa stucchevole e respingente, impedisce di allargare il bacino di utenza. Niente, anche Enrico Letta, uno che si vanta di aver insegnato alta politica in una prestigiosa università di Parigi, è caduto mani e piedi nella trappola e come tutti gli uomini di una certa età ha perso la testa per una donna più giovane, tale Giorgia M, per dirla alla Repubblica. Da quelle parti Giorgia è diventata una ossessione, Salvini e Berlusconi ringraziano e macinano lavoro utile a portare a casa la vittoria. Fin troppo facile così, ma così stanno andando le cose. Buon Ferragosto a tutti.

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