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Una risata seppellirà i fighetti comunisti: continuano a sentirsi superiori

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Vittorio Feltri
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Questa campagna elettorale fin dagli albori ha assunto connotazioni assurde. Non c'è un partito che si carichi l'impegno di governare il Paese tenendo conto delle sue esigenze. La responsabilità di ciascun partito non è quella di vincere le elezioni allo scopo di realizzare un programma utile all'Italia, ma quello di distruggere la reputazione degli avversari accusandoli di ogni nefandezza. È la prima volta che assistiamo a un simile spettacolo disgustoso. Inutile citare gli episodi più bizzarri, su cui i media si sono concentrati occupando notevoli spazi di tv e giornali. Il personaggio più colpito dallo sputtanamento è stato senza dubbio Giorgia Meloni, tacciata di ogni scelleratezza, dall'essere erede del fascismo al voler cancellare l'Unione europea. In realtà, la leader di FdI è soltanto una conservatrice, una tradizionalista che punta a restituire alla Nazione la dignità e l'orgoglio perduti negli ultimi anni.

 

 

 

PERICOLO DEMOCRATICO

Sicuramente più nostalgici di lei sono i signorini di sinistra che mirano a radicalizzare vecchi luoghi comuni che costituiscono l'asse portante della vetusta e della novella sinistra incapace di darsi un assetto moderno. Una delle caratteristiche più fastidiose dei cosiddetti progressisti è la tendenza a sentirsi culturalmente superiori a tutti gli altri, il che li rende ridicoli. Un esempio significativo: insistono affinché Fratelli d'Italia elimini dal proprio simbolo la fiamma, che non ha nulla di fascista, mentre essi stessi seguitano nel celebrare la festa dell'Unità la quale per lustri è stata la testata principale del PCI, un simbolo essenziale dei compagni. Non i fascisti, morti e sepolti settant' anni orsono, rappresentano un pericolo per la democrazia, bensì i comunisti i quali hanno trasferito i loro originari preconcetti, di cui non riescono a liberarsi, nella odierna formazione denominata Pd.

 

 

 

MANCETTE AI 18ENNI

Il segretario Enrico Letta cerca disperatamente di camuffare l'ideologia rossa che lo caratterizza, tuttavia non ce la fa, poveraccio, pretende di istituire addirittura una patrimoniale il cui ricavato servirebbe a donare 10.000 euro ad ogni diciottenne. Una follia. Per quale motivo un ragazzo appena maggiorenne avrebbe diritto a qualcosa che assomiglia al reddito di cittadinanza? Per quale ragione dovremmo votare Pd per essere poi governati da un partito che da un decennio ci sovrasta senza mai aver vinto una sola elezione? Un partito il cui segretario pubblica sui social che preferisce il guanciale alla pancetta merita una risata, non una croce. Naturalmente, osservando i sondaggi, abbiamo capito che i rossi e i rosa non trionferanno neanche in caso di strage dei loro competitori, prevarrà Meloni e quindi il centrodestra. Giorgia e alleati si gioveranno della propaganda negativa e martellante promossa dai fighetti di sinistra. 

 

 

 

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