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Sanita': evento benefico per ricerca Bambino Gesu' su 'morte improvvisa'

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Milano, 19 lug. - (AdnKronos Salute) - Si chiama sindrome del Qt lungo ed è un nemico silenzioso, una delle cause più comuni della 'morte improvvisa', spesso nel corso di una prestazione sportiva. L'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma è a caccia di una cura definitiva per questa patologia su base genetica, che colpisce 1 persona ogni 3.000: la struttura sanitaria della Capitale dal luglio 2012 ha seguito più di 300 baby-pazienti avviando un progetto di ricerca, finanziato dall'università Niccolò Cusano, che si appresta a entrare nella sua terza fase. Per sostenere il lavoro degli scienziati domani sera dalle 20 a Ostia Lido (Piazza dei Ravennati, Pontile di Ostia), si terrà uno spettacolo di musica e solidarietà organizzato dall'ateneo romano. I bambini affetti dalla sindrome del Qt lungo presentano un prolungamento sull'elettrocardiogramma dell'intervallo Qt (ripolarizzazione ventricolare) e sono a rischio di aritmie potenzialmente letali. Nell'ospedale pediatrico è stato attivato il Centro di riferimento per la diagnosi e cura, all'interno dell'Aritmologia della sede di Palidoro. La diagnosi precoce e le attuali cure, spiegano gli scienziati, già oggi servono a controllare il rischio di morte improvvisa. La sindrome è insidiosa: fino a oggi sono stati individuati un totale di ben 14 geni coinvolti. In un particolare sottogruppo genetico di pazienti (Lqt1, il più numeroso) gli eventi cardiaci potenzialmente letali avvengono durante l'esercizio fisico. Un altro gruppo (Lqt2) risulta sensibile alle emozioni e ai rumori improvvisi (basta lo squillo del telefono o della sveglia), con le femmine che sembrano essere a più alto rischio nel periodo post-partum. Un terzo sottogruppo (Lqt3) presenta più frequentemente eventi in condizioni di riposo o nel sonno. La terapia cardine è quella β-bloccante che ha dimostrato un'efficacia nella riduzione della mortalità. (segue)

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