Immigrati: sindaco Porto Empedocle, Onu intervenga, Italia non puo' farcela
Palermo, 19 lug. - (Adnkronos) - "L'Italia da sola non può farcela, serve un'azione forte delle Nazioni Unite, altrimenti i drammi si susseguiranno e le vittime continueranno ad aumentare". A dirlo all'Adnkronos è il sindaco di Porto Empedocle (Agrigento), Lillo Firetto, commentando la doppia strage di immigrati nel Canale di Sicilia con 18 extracomunitari morti asfissiati nella stiva di un barcone a cui si aggiungono i 40 dispersi di un naufragio, del quale hanno parlato 61 persone soccorse al largo della Libia e approdate nel centro dell'agrigentino. A Porto Empedocle nel pomeriggio sono arrivati complessivamente 267 i migranti, tra cui una donna, trasportati su due diverse navi mercantili. Dopo la prima identificazione sono stati trasferiti in due centri a Favara e Siculiana. "Abbiamo il dovere e l'obbligo morale di soccorrere questa gente, che in mare rischia la vita - aggiunge il primo cittadino - Ma è chiaro che Mare nostrum, che rappresenta il 'pronto soccorso', da solo non basta. Serve una politica che regolamenti questi flussi e che si basi su una cooperazione forte con i Paesi dall'altra sponda del Mediterraneo". "Noi continuiamo a 'subire' il fenomeno migratorio, invece di gestirlo. Continuamo ad esprimere pietà ed amarezza per queste vittime, ma -avverte Firetto- senza una politica vera i 20mila cadaveri che si stima siano in fondo al Mediterraneo sono destinati ad aumentare". Alle vittime, a coloro che in Italia non riescono nemmeno ad arrivare, si aggiungono poi "tutte quelle persone che criminali senza scrupoli - conclude il sindaco di Porto Empedocle - sfruttano, arricchendosi con un traffico di esseri umani senza precedenti".