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Adozioni: bimbo ucciso a Pescara, Russia apre inchiesta per negligenza

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Mosca, 20 lug. - (Adnkronos) - Le autorità giudiziarie della regione russa di Amur hanno aperto un procedimento penale per negligenza sulla gestione della documentazione per l'adozione del bambino ucciso nei giorni scorsi a Pescara dal padre in un raptus. Lo ha detto all'agenzia di stampa russa Itar-Tass il portavoce della Commissione investigativa russa Vladimir Markin, secondo cui "la decisione di aprire il procedimento è stata presa dopo un'indagine procedurale dalla quale sono emerse informazioni su una possibile negligenza che i funzionari statali della regione di Amur avrebbero commesso nell'elaborazione dei documenti per l'adozione del bambino nel 2012". L'Itar-Tass ricorda che ai parenti di Maxim, 5 anni, e ad altri cittadini russi, venne negata l'adozione del bambino ed è anche su questo che si concentrerà l'inchiesta, così come sul dovere dei responsabili di "controllare le condizioni di vita e dell'educazione del bambino nella famiglia adottiva". Il bambino era stato ucciso nel sonno il 18 luglio scorso dal padre adottivo, Massimo Maravalle, che soffriva da tempo di disturbi psichici.

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