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Estate: l'Italia alla guerra del meteo, l'esperto 'nessuna colpa ma attenti a ciarlatani'

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Roma, 22 lug. - (Adnkronos) - Albergatori vs meteorologi: la 'meteo-guerra' si fa sempre più accesa. Dal Veneto alla Riviera romagnola, gran parte del mondo del turismo si 'ribella' alla 'schiavitù' delle previsioni del tempo e annuncia maxi-richieste di risarcimento: troppo spesso, accusano gli operatori del settore, previsioni errate spaventano i vacanzieri convincendoli a disertare le spiagge italiane. Insomma, il calo delle presenze, sostengono, è il risultato di una sorta di 'terrorismo meteorologico'. E tra gli esperti c'è anche chi dà loro ragione, almeno fino a un certo punto. "Comprendo il disagio degli albergatori, nel momento in cui si affidano a previsioni del tempo a lungo termine - dice all'Adnkronos Paolo Sottocorona - I modelli matematici che noi leggiamo per fare le previsioni ci consentono di andare non oltre i sette giorni e previsioni a lungo termine che arrivano anche a uno-due mesi non sono assolutamente attendibili. Allo stesso tempo però - sottolinea Sottocorona - c'è da dire che gli albergatori non possono dimostrare che le perdite negli incassi sono responsabilità delle previsioni sbagliate, quindi non ritengo possibile che ci siano gli estremi per delle azioni legali come hanno annunciato". "Inoltre ci tengo a precisare che le previsioni che facciamo noi meteorologi non ricoprono una veste istituzionale, possono essere accettate come il contrario. Non ritendo quindi corretto prendersela con coloro che fanno previsioni il più possibile affidabili, ma piuttosto individuiamo i numerosi ciarlatani che pubblicano previsioni errate e inattendibili", conclude l'esperto.

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