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'Ndrangheta: op. Replica, avvocato si rivolse a capo cosca perche' senza clienti

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Reggio Calabria, 23 lug. (Adnkronos) - È lo stesso Carmelo Iamonte ad attribuirsi il ruolo di capo assoluto del sodalizio e ad affermare che, se lui fosse stato libero, non sarebbero di certo stati commessi i gravi errori nella gestione del sodalizio che avevano condotto all'operazione Ada. È quanto emerge dalle indagini, avviate nel dicembre scorso, che questa mattina hanno portato alla conclusione dell'operazione Replica nei confronti della cosca di 'ndrangheta di Melito Porto Salvo. L'attività investigativa svolta dai Carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, su disposizione della Direzione distrettuale antimafia, ha consentito di appurare, sottolineano gli investigatori, che Carmelo Iamonte inoltre è partecipe dei destini dell'organizzazione criminale anche quando le vicende giudiziarie non lo toccano direttamente. Il suo carisma è tale che a lui si sarebbe rivolto perfino un avvocato lamentando di non avere nemmeno un imputato da difendere nel processo Ada. Il capo cosca avrebbe avallato, infine, la credibilità del collaboratore di giustizia Giuseppe Ambrogio, nelle conversazioni in cui critica alcuni soggetti appartenenti al gruppo criminale per avere condiviso con lui alcune notizie riservate.

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