Roma: inserzioni per vendita auto inesistenti, prendevano acconto del 20% (2)
(Adnkronos) - Tali pagamenti avvenivano esclusivamente tramite bonifico o assegno e le somme venivano incanalate in un conto corrente postale. Dopo aver incassato i soldi, le società venivano chiuse e i gestori sparivano col malloppo, per poi rientrare nel business con la creazione di una nuova società e ingannando altre persone sempre tramite annunci fittizi sullo stesso portale. Le vittime, ovviamente, rimanevano senza auto e senza soldi. Sono decine le denunce sporte dalle vittime, provenienti da tutta Italia, soprattutto dal Centro-Sud. Tramite le coordinate del conto corrente postale, però, i Carabinieri si sono messi sulle tracce dei due truffatori "pizzicandoli" proprio mentre stavano prelevando dallo sportello Postamat di via Feronia 7.000 euro in contanti. A quel punto gli sono piombati addosso i Carabinieri che li hanno smascherati e portati in caserma. Il cittadino romeno, mente e gestore della combriccola, è stato sottoposto a fermo di P.G. e portato nel carcere di Regina Coeli, il suo complice, che era da poco entrato in società con il 30enne, è stato denunciato. Entrambi dovranno rispondere di Truffa e riciclaggio.