Lecce: arrestato truffatore seriale, chiedeva soldi per sponsorizzazioni
Lecce, 1 ago. (Adnkronos) - E' stato arrestato Giovanni Pellegrino, 32 anni, che negli ultimi giorni a Lecce si e' reso protagonista di diverse truffe ai danni degli esercizi commerciali della citta'. L'ultimo episodio ieri pomeriggio in via 95° Reggimento Fanteria, nell'attivita' commerciale 'Clio'. Lo stratagemma, abbastanza consueto, quello dell'offerta di sponsorizzazione in un centro sportivo della citta'. Pellegrino si e' presentato come rappresentante di una ditta di servizi, chiedendo alla commessa la somma di 100 euro e riferendo che il titolare era gia' a conoscenza della richiesta. Diffidando dell'uomo, la donna ha contattato il proprietario sul cellulare passandogli il truffatore. Mentre stava per rilasciare uno scontrino ad un cliente che aveva depositato sul bancone 100 euro, Pellegrino, approfittando della sua distrazione, si e' impossessato della somma e si e' allontanato a bordo della propria Fiat Bravo parcheggiata fuori. Gli agenti hanno subito capito, anche dal colore della vettura, di chi si trattava vista l'analogia con altre truffe avvenute negli ultimi giorni ai danni di titolari e dipendenti di negozi. L'uomo e' stato rintracciato piu' tardi nella stessa via mentre stava uscendo dal negozio Schonhuber. Il titolare ha riferito di essere stato avvicinato dall'uomo fermato dalla polizia, il quale dopo aver chiesto se fosse presente il "grande capo", ha fatto richiesta di 100 euro in cambio di un logo pubblicitario da apporre presso il solito centro sportivo di Lecce. Ricevuta una risposta negativa categorica, Pellegrino e' fuggito ma e' stato subito rintracciato e perquisito. In auto, sotto il sedile anteriore lato passeggero, e' stato trovato un coltello ed un'agenda con diversi timbri riconducibili a probabili aziende truffate. Mentre erano in corso altri accertamenti in quel negozio ali agenti si e' avvicinato un uomo che ha raccontato di aver subito anche lui un tentativo di truffa da parte di Pellegrino all'interno dell'agenzia immobiliare Mazzini di cui e' dipendente, sempre con le stesse modalita' dell'offerta di pubblicita'. Pellegrino, sottoposto agli arresti domiciliari, deve rispondere di truffa continuata e porto ingiustificato di arnesi atti ad offendere.