Acqua: crisi a Palermo, Cgil 'opere ferme e invasi pieni di fango' (3)
(AdnKronos) - "Nell'attesa dei turni, di fatto il razionamento a Palermo è già partito" denuncia la Cgil. Da fine gennaio a Palermo la pressione si è abbassata ed è diminuita l'acqua messa in rete, si è passati da 2.700 litri al secondo a 2.300 litri al secondo. E gli effetti si sentono: dalle segnalazioni raccolte dal sindacato anche in alcune zone del centro storico l'acqua diretta non arriva più ogni giorno dai rubinetti. Dare seguito subito al piano di requisizione di tutti i pozzi è quanto chiede la Filctem Cgil Palermo, secondo la quale la crisi idrica in città si può evitare ricorrendo, nell'immediato, all'utilizzo delle acque del sottosuolo, requisendo tutti i pozzi e le sorgenti che, complessivamente, in tutta la provincia hanno una portata all'incirca di 4.530,41 litri al secondo. I 27 pozzi della sola città di Palermo assicurano, allo stato attuale, una portata di 864,50 litri al secondo e una disponibilità per abitante di 109,84 litri al giorno. E 162 i pozzi nella provincia, per un totale di 1.242,34 litri al secondo, garantirebbero una disponibilità per abitante di 85,87 litri al giorno. Le sorgenti in tutta la Provincia, comprese Scillato (mediamente 700 litri al secondo) e Presidiana (mediamente 700 litri al secondo), hanno una portata di 2.373,07 litri al secondo. "Se si considera che la popolazione residente negli 82 comuni della Provincia secondo il dato Istat del 2014 è pari a 1.276.525 – dichiara il segretario generale Francesco Lannino - e il fabbisogno idrico giornaliero per abitante è di circa 210 litri, ne consegue che il fabbisogno complessivo è di 268.070.250 litri giornalieri, equivalenti al fabbisogno al minuto/secondo di 3.102,6 litri/secondo, ovvero ampiamente soddisfatto dalla portata delle acque delle sorgenti e dei pozzi che al momento attuale è di 4.530,41 liti/secondo".