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Caccia: Consiglio Regione Lombardia non vota su progetti legge

AdnKronos
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Milano, 2 ott. (AdnKronos) - Non sono stati discussi né votati i due provvedimenti sulla caccia oggi all'ordine del giorno del Consiglio regionale della Lombardia. I due progetti di legge sono decaduti in quanto in due distinte votazioni sono state approvate le questioni pregiudiziali presentate su entrambi i provvedimenti dei quali era relatore Floriano Massardi, esponente della Lega. Il primo progetto di legge si proponeva di consentire ai cacciatori durante la stagione venatoria l'utilizzo di richiami vivi catturati e inanellati dagli Uffici Territoriali Regionali, provenienti da impianti autorizzati e utilizzabili per la sola caccia da appostamento. Complessivamente avrebbero potuto essere utilizzabili a tale scopo esemplari di cesena (5.100), di merlo (2.809), di tordo bottaccio (5.619) e di tordo sassello (5.472), per un numero complessivo di richiami pari in Lombardia a 19mila esemplari. La gran parte sarebbe spettata alla provincia di Brescia con 10.430 uccelli selvatici catturabili e a quella di Bergamo con 6.079: seguivano Lecco e Sondrio con 1.483, Como con 652, Milano, Monza e Brianza con 229, Mantova con 127. Il Consiglio regionale ha approvato a scrutinio segreto con 44 voti a favore, 33 contrari e un astenuto la questione pregiudiziale presentata dal gruppo Lombardi Civici Europeisti, con primo firmatario Niccolò Carretta, nella quale si indicava il rischio di possibili procedure d'infrazione in sede europea e impugnative in sede governativa. Su questo progetto di legge un'altra questione pregiudiziale era stata presentata anche dal Movimento 5 Stelle.

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