Padova: immigrato nepalese picchia la moglie, non sapevo che fosse reato
Padova, 3 ott. (AdnKronos) - "Non sapevo che picchiare la moglie fosse un reato... Non sapevo". Così si è 'giustificato' un immigrato nepalese regolare nel nostro Paese che è finito a processo per maltrattamenti, lesioni volontarie e minacce aggravate dall'uso di un coltello nei confronti della moglie, una 26enne connazionale che attualmente si trova in una comunità protetta con la bambina di 11 mesi. Lo ha deciso il gup Cristina Cavaggion accogliendo la richiesta di rinvio a giudizio del pm Daniela Randolo. L'11 giugno scorso la giovane mamma, con la sua bambina, era stata vista alle due di notte da una volante della polizia mentre vagava disperata per le strade del quartiere Arcella. Era stata picchiata per l'ennesima volta dal marito. Innegabili i segni dei maltrattamenti del coniuge: contusioni e graffi sulla schiena, una ferita da un tentativo di strangolamento sul collo. Per l'uomo era scattata la misura del carcere, poi trasformata in arresti domiciliari con il divieto di ogni contatto con la compagna.