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Migranti: rientra in Italia nonostante espulsione, arrestato a Trapani

AdnKronos
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Palermo, 17 ott. (AdnKronos) - E' stato arrestato dalla Digos e sarà nuovamente espulso dall'Italia in tempi brevissimi Lamjed Ben Kraiem, cittadino tunisino di 37 anni, già destinatario di un decreto di espulsione emesso lo scorso 3 febbraio dal prefetto di Trapani. "L'uomo era emerso all'attenzione della Digos nell'ambito della consueta attività di monitoraggio dei detenuti di fede islamica - spiegano dalla Questura - mentre si trovava ristretto presso il carcere 'Pietro Cerulli' di Trapani dove stava scontando una lunga pena detentiva per rapina aggravata". Nel 2013 era stato arrestato per il traffico di rilevanti quantità di stupefacenti ai fini di spaccio insieme a un altro connazionale. A causa della sua fedina penale, gli era stata già intimata l'espulsione in quanto soggetto ritenuto pericoloso per la sicurezza pubblica. Lo scorso 6 febbraio era stato accompagnato alla Frontiera aerea di Palermo e imbarcato su un volo con destinazione finale Tunisi. Il 37enne, quindi, non sarebbe potuto rientrare in Italia e nell'area Schengen prima di cinque anni dalla data del suo effettivo allontanamento dallo Stato, salvo l'ottenimento di una speciale autorizzazione a firma del ministro dell'Interno. Lunedì, invece, a bordo di un gommone e con altri quattro connazionali, aveva deciso di intraprendere un viaggio dalla Tunisia per giungere sulle coste trapanesi. I migranti si sono dovuti fermare a circa 25 miglia a sud ovest dal porto di Mazara del Vallo a causa di un'avaria al motore. Lì sono stati rintracciati dalla Capitaneria di porto, che li ha condotti presso il Centro per il rimpatrio di contrada Milo per le attività di identificazione e foto segnalamento. Per l'uomo è così scattato l'arresto insieme a un altro compagno di viaggio Sefi Achref, 29 anni, anche lui destinatario di un decreto di espulsione emesso il 14 luglio del 2015 dal prefetto di Milano. Entrambi saranno rimpatriati.

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