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Messina: ordigno in un negozio per bambini, due arresti (2)

AdnKronos
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(AdnKronos) - La deflagrazione, accompagnata da un assordante boato, oltre a disintegrare la vetrina dell'anzidetto esercizio commerciale, ha danneggiato le automobili parcate nelle vicinanze, numerose altre vetrine poste lungo il viale Regina Margherita di santa Teresa di Riva, interessando, al contempo, le facciate dei palazzi circostanti che riportavano delle evidenti lesioni. L'esame delle immagini ha consentito di rilevare alcune caratteristiche peculiari dell'autovettura utilizzata che la rendevano identificabile in quanto era priva del passaruota anteriore sinistro e lo stop posteriore collocato sul portellone non era funzionante. I militari hanno pertanto, visionato numerosi sistemi di videosorveglianza installati negli esercizi commerciali e lungo le arterie che collegano Santa Teresa di Riva con Furci Siculo (Messina) fino al casello autostradale di Roccalumera (Messina) e sono riusciti ad individuare la Nissan Micra utilizzata dai malfattori estrapolandone la targa. Dagli approfondimenti investigativi è emerso che la citata autovettura era munita di sistema Gps collegato al contratto assicurativo e, pertanto, sono stati acquisiti i dati di posizionamento dell'auto registrati dal sistema di localizzazione. L'incrocio dei dati dei tabulati telefonici dell'utenza, in uso all'esecutore materiale del delitto, con quelli registrati dal sistema Gps installato sulla Nissan Micra, confermavano la presenza dell'arrestato sul luogo del reato. In particolare, il traffico telefonico del telefono in uso all'indagato ha confermato il suo spostamento dalla Provincia di Siracusa verso la fascia ionica della provincia di Messina. Alle ore 22.10 il Gps rilevava la Nissan Micra proprio a Roccalumera dove era stata peraltro immortalata dalle telecamere del casello autostradale in orario compatibile con gli spostamenti dell'utenza telefonica. L'analisi dei dati, inoltre, ha consentito di ricostruire che, durante il viaggio di andata verso Santa Teresa Riva, la Micra avesse effettuato una sosta nel parcheggio di un centro commerciale ove è avvenuto, verosimilmente, un incontro tra i due cugini come indicato dalla localizzazione delle utenze telefoniche in uso ai due uomini che hanno agganciato la medesima cella telefonica di Catania in quegli orari. La durata del viaggio di andata è stata di circa due ore e trenta mentre quello di ritorno di circa un ora un quarto. Le intercettazioni telefoniche ed ambientali hanno altresì permesso di ricostruire il movente, evidenziando che il mandante del delitto, titolare di negozi del medesimo marchio siti in provincia di Catania e Siracusa, covasse del rancore nei confronti del collega di Santa Teresa di Riva, che fungeva anche da capo area per la Sicilia e la Calabria nonché dei vertici dell'azienda che gli aveva ridotto le forniture di merce a seguito delle sue insolvenze nei pagamenti delle precedenti forniture e temesse l'espansione commerciale della vittima che, con l'apertura di nuovi punti vendita, si era posto in aperta concorrenza con lui, cercando di estrometterlo dal mercato. Gli arrestati dopo la notifica dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere sono stati accompagnati presso la Casa Circondariale di competenza a disposizione dell'Autorità Giudiziaria mandante.

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