Bullismo: Brianza (Regione Lombardia), 'serve approccio multidisciplinare'
Milano, 18 gen. (AdnKronos) - "Un incontro fortemente voluto per parlare di bullismo e cyberbullismo e fare il punto su un fenomeno ormai definito la piaga del terzo millennio, che purtroppo continua a mietere tantissime giovani vittime”. Lo ha dichiarato la vice presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Francesca Brianza, promotrice del convegno intitolato 'Un protocollo scientifico sperimentale per contrastare bullismo e cyber bullismo' che si è tenuto questa mattina a Palazzo Pirelli a Milano. “Per cercare di sconfiggere questo male - ha dichiarato Brianza - è indispensabile affrontare il problema a 360 gradi attraverso una visione multidisciplinare che coinvolga famiglie, insegnanti, medici, esperti ed istituzioni. Bullismo e cyberbullismo sono una piaga della nostra società che non deve assolutamente essere sottovalutata o erroneamente interpretata come una semplice sfaccettatura, se pur negativa, dei tempi moderni”. L'incontro era rivolto a operatori delle scuole, della medicina, della psicologia, della sociologia e del diritto e a coloro che operano nell'ambito della criminologia e delle neuroscienze forensi e in attività di sensibilizzazione sociale. L'obiettivo è stato la presentazione di un protocollo sperimentale scientifico-sociale che possa contribuire alla risoluzione del problema. Il protocollo è stato messo a punto dalla sezione scientifica della European Society for Inclusion Against social Fragilieties, l' Incs, International European Institute of Neurosciencesm, di cui è direttore Franco Posa, medico, criminologo e neuropsichiatra forense. Il metodo si avvale delle acquisizioni delle neuroscienze per formulare un approccio efficace al problema. Regione Lombardia, ha continuato Brianza, "con la legge regionale del 2017, si è dotata di uno strumento molto importante per contrastare bullismo e cyber bullismo e ha offerto un quadro organico di promozione e supporto a tutte le azioni necessarie sia a prevenire il fenomeno, contrastarne gli effetti negativi e sostenere le vittime ma anche ad aiutare coloro che commettono violenza perché modifichino i propri comportamenti".