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Sardegna: inchiesta fondi Gruppi, Diana (ex Pdl) lettera dal carcere, io innocente

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Oristano, 18 dic. - (Adnkronos) - Arriva il giorno dell'arresto del terzo consigliere regionale del Pdl della Sardegna, Sisinnio Piras, finito in manette stamani, nell'ambito dell'inchiesta della magistratura cagliaritana sull'utilizzo dei fondi ai Gruppi del Consiglio regionale, una lettera di Mario Diana, ex capogruppo del Pdl, indirizzata "agli onorevoli colleghi" scritta dal carcere di Oristano, dov'è detenuto con l'accusa di peculato dal 6 novembre scorso insieme a Carlo Sanjust, finito poi ai domiciliari. "Onorevoli colleghi è ormai un mese che dura la mia detenzione. Un mese di accuse di fango, di orrore. Perché è solo l'orrore che rimane della mia vicenda personale", scrive Diana. "Mi consola il fatto - scrive Diana nella lettera consegnata al figlio Ferruccio il 10 dicembre scorso - che in tanti hanno portato il loro conforto e la loro pietà" e "le mie preghiere vanno a tutti loro affinché abbiano la forza di sostenerci nella più difficile delle sfide. L'innocenza. Ma fra tutte le voci amiche una sola ha taciuto, e il suo silenzio è per me la più grande sconfitta. Quella voce è la vostra onorevoli colleghi". "E' la voce di chi giorno dopo giorno ha condiviso l'onore di sedere al Parlamento dei Sardi. Per giorni - prosegue - ho sperato che la vostra voce si levasse per impedire o attenuare il linciaggio mediatico di cui sono ingiusta vittima. Non una voce, non un commento, non un segno di pietà per me o per la mia famiglia. Uno solo di voi ha telefonato a mia moglie, e uno solo di voi ha portato la sua solidarietà ai miei figli. Grazie! Vi sarò eternamente grato". L'accusa che Diana rivolge all'Assemblea sarda è il silenzio: "Forse, vedete, il vero problema della politica è tutto qui. Il silenzio. Un silenzio assordante che ha reso un'intera classe politica estranea alla società e che l'ha fatta apparire all'opinione pubblica come un parassita. Un virus causa di tutti i mali della nostra terra". (segue)

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