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Mafia: trovata in cella lettera in codice boss amico Riina, si parla di attentato

domenica 19 gennaio 2014
Mafia: trovata in cella lettera in codice boss amico Riina, si parla di attentato

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Roma, 16 gen. (Adnkronos) - L'uomo che in questi ultimi mesi ha trascorso l'ora d'aria con il boss Totò Riina, nel carcere milanese di Opera, nascondeva in cella una lettera misteriosa, scritta con l'alfabeto fenicio. Le prime parole che gli investigatori della Dia hanno decifrato sono inquietanti: "Attentato", "papello", "Bagarella". Lo rivela "Repubblica", che spiega come a scriverle sia stato Alberto Lorusso, "ufficialmente solo un capomafia pugliese della Sacra Corona Unita, che fra luglio e novembre è stato intercettato mentre raccoglieva gli ordini di morte del capo di Cosa nostra nei confronti del sostituto procuratore Nino Di Matteo". I magistrati di Palermo e quelli di Caltanissetta, che indagano sulle parole di Riina ora dovranno accertare se quella lettera in codice era destinata a uscire dal carcere o, peggio, era la copia di una lettera già fatta filtrare all'esterno e a chi.