Reggio Calabria, 14 dic. - (Adnkronos) - L'arcivescovo della diocesi di Reggio Calabria-Bova, Giuseppe Fiorini Morosini, ha scritto alla commissione straordinaria di Reggio Calabria per metterla al corrente delle diverse richieste di aiuto giunte dai dipendenti della Multiservizi, società mista in liquidazione finita nella relazione d'accesso che ha portato allo scioglimento del consiglio comunale per continguità mafiose. "Mi dicono, e non ho motivo di dubitarlo, che già 90 dipendenti -scrive l'arcivescovo- sono stati licenziati, ma ancora non hanno trovato altra collocazione in quei progetti regionali che erano stati promessi loro". "Inoltre - prosegue - non hanno neanche ricevuto quelle spettanze, Tfr e mensilità arretrare che gli avrebbero perlomeno concesso di vivere con un minimo di tranquillità questi giorni. Per quanto riguarda invece gli altri dipendenti, sappiamo che purtroppo anche loro il prossimo 30 gennaio verranno licenziati, e quindi si trovano a vivere questi mesi con davanti lo spettro di un futuro incerto". L'arcivescovo Morosini si dice impressionato dalla "assoluta mancanza di speranza di questi lavoratori, che temono di vedere sfumare giorno dopo giorno le promesse fatte loro e che, come mi hanno detto, non trovano ad oggi il conforto di una risposta concreta". Il presule chiede ai commissari straordinari un intervento, pur sottolineando che la sua non è un'ingerenza ma soltanto un'azione per "dare voce ai tanti disperati che purtroppo bussano ogni giorno alle porte dell'Episcopio". La richiesta di Morosini è "di procedere con chiarezza verso questi lavoratori, padri e madri di famiglia, tentando in ogni modo di restituire loro speranza, ma anche senza creare inutili illusioni".




