Bari, 9 mag. (Adnkronos) - "Desidero portare i saluti della citta' a Maria Fida e suo figlio Luca e li ringrazio per essere qui. Oggi ricorre l'anniversario della morte di Aldo Moro e siamo riuniti per ricordarlo nella piazza dedicata a lui e agli agenti della sua scorta". Cosi' il sindaco di Bari, Michele Emiliano, durante la cerimonia tenuta stamane in piazza Moro in ricordo della morte per mano dei terroristi dello statista democristiano, avvenuta 35 anni fa, alla quale sono intervenuti Maria Fida Moro e suo figlio Luca, il presidente della Federazione dei Centri studi 'Aldo Moro' Luigi Ferlicchia, il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, l'assessore provinciale Sergio Fanelli, il rettore dell'Universita' degli studi (dedicata al leader Dc) Corrado Petrocelli, il prefetto Mario Tafaro e le autorita' civili e militari cittadine. "In questi giorni - ha aggiunto il primo cittadino - si e' detto che la politica e' solo la gestione dell'esistente e che, quindi, bisogna rassegnarsi. Credo invece che la lezione di Aldo Moro sia esattamente l'opposto: la politica nasce per cambiare le cose, per santificare il cammino delle persone e per andare in luoghi migliori. Questi sono il messaggio e la sfida che noi oggi vogliamo raccogliere", ha concluso. "Vi ringrazio - ha detto Maria Fida Moro - perche' ci regalate questo affetto che pensavo fosse spezzato, ma vedo che non e' cosi'. Provo molta emozione quando ascolto il suono della tromba col silenzio d'ordinanza: come nella musica, in cui esiste uno spazio di silenzio dopo l'ultima nota, cosi' mio padre e' presente con noi in questa bella giornata di sole. Dunque ringrazio di cuore il sindaco di Bari e tutti voi con affetto". L'iniziativa, come ogni anno, si e' tenuta per iniziativa dell'Amministrazione comunale e della Federazione dei Centri studi 'Aldo Moro', presso il monumento a lui dedicato nell'omonima piazza di Bari. Moro insegno' nella Facolta' di Giurisprudenza del capoluogo pugliese. Durante la manifestazione sono stati ricordati anche gli uomini della scorta dello statista pugliese, Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Francesco Zizzi, Giulio Rivera e Raffaele Iozzino.