(Adnkronos) - Regno dell'imponderabile, del sorprendente. Con Salvador Dalì, Elsa Schiparelli crea anche 'l'abito scheletro', grazie ad una tecnica particolare di tessuto matelassè che dà corpo a costole, colonna vertebrale, tibia, fianchi, cassa toracica. Spunto di ispirazione surrealista, quello dello scheletro, ripreso da molti creatori, come Alexander Mc Queen, Christian Lacroix e Rodarte. Abiti e accessori originali (fu lei ad inventare la prima chiusura lampo), stravaganti, eccentrici, capricciosi sofisticati. Disegna cappelli di paglia con insetti coloratissimi e piume di martin pescatore, ma anche copricapo a forma di gabbia e gioielli, da indossare su abiti semplicissimi. Pon pon metallici, piume di gallina faraona montate su 'boules' di taffetas giallo, ma anche collier a forma di aspirine disegnate dal poeta surrealista Aragon e dalla moglie Elsa Triolet. "Avevo sempre amato i tessuti -scriverà nella sua autobiografia- e lavoravo a contatto con i tessuti più di quanto facesse qualunque altro collega... Ho lanciato molte novità, alcune volte sono stati azzardi. Corteccia d'albero, cellophane, paglia e persino vetro. Ma soprattutto colori, colori, colori. "Le collezioni di Elsa Schiaparelli mettono in crisi il vocabolario", scriveva la stampa francese. E intanto il mondo si innamorava dell"italienne'. Frequentano il suo atelier le stelle di Hollywood, Mae West, Zsa-Zsa Gabor per la quale creò, in collaborazione con l'amico Marcel Vertes, i costumi per il musical 'Moulin rouge' diretto da John Huston, Anita Loos, all'apice della carriera con 'Gli uomini preferiscono le bionde', Daisy Fellows, erede della famiglia Singer, una giovanissima Joan Crawford, ma anche Katherine Hepburn, Gloria Swanson e Cecile Sorel, Michele Morgan e Norma Sherer Millecent Rogers, una delle personalita' più in vista del jet-set dell'epoca, la duchessa di Windsor, l'aviatrice Amelia Earhart, la contessa Gab de Robilant, Sonia Malaff, Paulette Poniatowsky, Cora Caetani, la marchesa Casati. (segue)