Roma, 29 gen. (Adnkronos) - I capolavori che Pietro Bembo aveva riunito nella sua casa di Padova saranno esposti, dal 2 febbraio al 19 maggio, a Palazzo del Monte di Pieta' in Piazza Duomo nella mostra, curata da Guido Beltramini insieme a Davide Gasparotto e Adolfo Tura, 'Bembo e l'invenzione del Rinascimento. Il titolo dell'esposizione riporta all'Italia di fine Quattrocento, quando la penisola era frantumata in piccole corti e centri di potere. Ad un paese in piena crisi politica e militare, Bembo offri' un'identita' comune in cui riconoscersi. Egli fu infatti fautore di un'idea di unificazione dell'Italia a partire dalla creazione di una lingua nazionale: nelle 'Prose della volgar lingua', pubblicato nel 1525, Bembo codifico' le regole dell'italiano, fondandolo sugli scritti di Petrarca e Boccaccio. Sul versante dell'arte, Bembo indico' Michelangelo e Raffaello come campioni di un rivoluzionario fare artistico. Colse nel loro procedere creativo una nuova 'lingua dell'arte' basata sulla grandezza dell'arte romana antica, che ricerca una perfezione senza tempo e senza connotazioni regionali: un linguaggio universale che sara' riconosciuto nei secoli a venire come quello del Rinascimento italiano. (segue)




