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L'allarme di Squinzi: siamo nella tempesta

Lucia Esposito
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L'ultimo allarme sull'Italia appesa alla corsa dello spread arriva dal presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi: "La situazione politica del Paese è complicata e abbiamo bisogno di molta coesione e compattezza. Siamo su una barca in tempesta e dobbiamo remare tutti nella stessa direzione. Sul rischio che l'Italia possa  necessitare degli stessi aiuti offerti alla Spagna, il presidente di viale dell'Astronomia ha precisato che "le situazioni tra  i due paesi sono un pò diverse. Credo che l'Italia sia molto più   forte come paese della Spagna". E ha aggiunto: "L'Italia è molto più competitiva, siamo   più forti, oltretutto non abbiamo l'esplosione della bolla  immobiliare" conclude. Squinzi sostiene che in questo momento la preoccupazione "è il continuo attacco della speculazione finanziaria internazionale contro l'Europa e contro l'Italia"    Alla domanda se si aspettasse la risalita dello spread, lui risponde "onestamente no" e aggiunge che  "certo in mancanza di misure incisive da parte dell'Europa " questa   crescita del differenziale "può avere una sua logica".  Sulla situazione europea il presidente di Confindustria   ribadisce infatti che "occorre andare con più decisione verso gli Stati uniti d'Europa" in quanto "nemmeno la Germania, da sola, può   pensare di sopravvivere alla dissoluzione dell'euro e dell'Europa". Poi un'apertura al futuro: "Auguriamoci di trovare la capacità di reagire e di bloccare questa . L'Italia può riprendere il cammino della crescita solo investendo nella ricerca. Ci stiamo battendo perchè l'impegno delle nostre aziende nella ricerca non venga penalizzato. La disponibilità di fondi pubblici è prossima allo zero, è difficile chiedere fondi, ma non nonostante ciò continueremo a batterci".

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