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Ecco cosa Fiat chiederà a Monti

Da un'extra cassa integrazione ai nuovi contratti, alla riforma del credito, il dialogo immaginario tra Marchionne e il premier

Eliana Giusto
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  Ma che si diranno sabato al vertice di palazzo Chigi l'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne e il presidenrte del Consiglio Mario Monti? Il ministro del Lavoro Elsa Fornero si è detta sicura che sarà un dialogo e non un monologo. Da parte sua anche il Lingotto assicura di non avere nulla da chiedere. Eppure, da qualche giorno ormai, circolano una serie di possibili richieste, da un'extra cassa integrazione per gli operai di Mirafiori e Pomigliano ai nuovi contratti. Ecco come Ugo Bertone, su Libero, si immagina come andrà a finire il confronto tra le due squadre.  Vi anticipiamo una parte del "fantasummit". Monti: Caro Marchionne, non perdiamo tempo: mi dica che cos'è cambiato in Fiat dall'ultima volta che è stato qui. Marchionne: Caro Presidente, ad esser sincero poco o nulla. Il mercato dell'auto in Europa era penoso anche in primavera. Oggi, se possibile, è anche peggio.  Monti: Sì, ho visto i dati. Fornero: Forse  ci ha stupito di più  il vostro comunicato su Fabbrica Italia. Perché non avete preavvertito il governo? Avete innescato tensioni non necessarie.   Leggi l'articolo integrale di Ugo Bertone su Libero in edicola oggi, venerdì 21 settembre    

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