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Dramma ricongiunti, le tre storie di sabato 17 novembre

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Per unire le previdenze l'Inps arriva a chiedere centinaia di migliaia di euro. Scrivete a [email protected] e raccontateci la vostra esperienza

Andrea Tempestini
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Libero ha deciso di dare voce a chi subisce il dramma dei ricongiungimenti e di raccontare le loro drammatiche storie. Ecco le cinque di oggi, venerdì 16 novembre 2012.   Scrivete la vostra esperienza sui ricongiungimenti   e inviateci una mail all'indirizzo  [email protected] Alla madre chiedono 300mila euro di Giuliano Gianatti Caro Direttore, volevo solamente ringraziarla per quello che il suo giornale sta facendo per la questione delle ricongiunzioni onerose. Io parlo come diretto interessato in quanto figlio di una ricongiunta alla quale, dopo 32 anni di contriubuti versati all'Inpdap e ormai 9 all'Inps, è stata recapitata una richiesta dall'Inps di pagare 215 mila euro in un'unica soluzione oppure 300 mila euro in 190 comode rate da 1.600euro al mese. Nel primo caso (pagamento in contati) facendo due calcoli, mia madre comincerebbe a monetizzare l'investimento alla tenera età di 89 anni, nel secondo caso (rate) per 16 anni, a fronte di una pensione di 1.500 euro, dovrebbe versarne 1600 alll'Inps: un bell'affare non trova? L'alternativa è la totalizzazione la quale le garantirebbe una pensione da 800 euro al mese o poco più a fronte del suo attuale stipendio da 2.000euro al mese. Roba da mensa Caritas, come giustamente scrive oggi il suo giornale! Le chiedo solo di tenere duro e continuare con noi questa battaglia, è l'unica strada in quanto la cosa migliore per questo governo è che tutto passi sotto silenzio e ciò non deve succedere. Una vita nell'Aci, ora vogliono 80mila euro di Maria Adele Vitali Vi scrivo in riferimento all'argomento di cui all'oggetto che coinvolge molti lavoratori e che ora sta sconvolgendo anche la mia vita. Ho lavorato per 38 anni presso lo stesso ente pubblico - Aci - ( ora sono in esonero ) ma con due posizioni contributive aperte: 24 anni in Inps e i restanti in Inpdap. Ora per ricongiungere i due periodi mi viene chiesta una cifra assolutamente inaccettabile circa 80.000 euro. Sebbene io sia stata dipendente dello stesso ente, in pratica mi viene chiesto di pagare i contributi che regolarmente ho sempre pagato. È una vera truffa che lo Stato fa nei confronti dei cittadini onesti. Siamo un gruppo di lavoratori che cercano di sensibilizzare l'opinione pubblica, infatti, molti lavoratori non sanno assolutamente che si troveranno, se le cose non dovessero cambiare, o già si trovano ( lo si scopre solo quando si inoltra la domanda di pensione ) nelle nostra stessa situazione. Siamo tutti inferociti e disposti ad andare ovunque per fare valere i  nostri diritti. È un furto che si vuole fare a molti  lavoratori dipendenti che hanno  fatto sempre, alla fonte, il proprio dovere.  Mettetevi una mano sul cuore e riconosceteci i nostri diritti. nulla di più, i nostri diritti. Il calvario del dipendente Enel di Paola Caprotti Il primo gennaio 2008 sono stata esodata dalla mia azienda Enel con l'autorizzazione ai versamenti volontari. Versati i volontari ho maturato i 40 anni di anzianità il 31 gennaio 2012, fin qui tutto bene. L'Inps mi ha comunicato la salvaguardia della mia pensione, però se voglio andare in pensione il primo  marzo 2013 dovrò ricongiungere i tre anni e mezzo che ho lavorato nel privato, pagando la bella cifra di 33.000 euro. Ora mi chiedo, perchè devo essere obbligata a pagare la ricongiunzione per avere la pensione come dipendente elettrica? Io mi sarei accontentata di confluire in Inps, perdendoci, ma senza sborsare 33.000 euro più gli interessi in quanto intendo dilazionarli nella pensione. Mi sento defraudata da diversi diritti, in quanto con la legge 122/2010 sono stata penalizzata dai 13 mesi della finestra ed in più dalla ricongiunzione onerosa. Penso che il governo dovrebbe almeno tener conto di chi ha lasciato il lavoro prima del 2010 quando il governo Berlusconi si è inventato quella bella legge 122/2010. La Fornero si vanta di aver salvaguardato 130.000 esodati, ma da cosa gli ha salvaguardati se poi si devono ricongiungere i contributi già pagati?

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