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Al via il network dei consulenti Pmi specialist

Andrea Tempestini
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Le Pmi sono il 99,9% del totale delle imprese italiane e rappresentano l'80% della forza lavoro (dati Ocse 2014). Esse, opportunamente supportate e “networkate”, potrebbero essere la killer application per risollevare le sorti dell'economia. Ma le Pmi stesse e il sistema Paese in senso lato, dal Governo alle istituzioni finanziarie agli opinion leader, sono poco consapevoli di tale potenzialità e dei nuovi strumenti oggi a disposizione. E' su questo presupposto che a Milano sta nascendo un network di società di consulenza sparse su tutto il territorio nazionale che intende mettere a disposizione un modello di conoscenze e di strumenti a vantaggio delle Pmi e del sistema Italia. Protagonisti di questa iniziativa: Mooneye Advisors, TrustPartners Management Consulting, Evolve, Winwin Consulting, Adwice, Studio Legale Toro. Sei entità giuridiche, oltre 30 professionisti al lavoro su un progetto comune. Il network sarà ufficialmente presentato a febbraio a Milano in un convegno in cui sarà illustrata anche una ricerca condotta su oltre 200 aziende, progettata da Mooneye Advisors e in collaborazione con l'Unione artigiani del capoluogo lombardo. A tirare le fila di tale proposta, il cui investimento sfiora il milione di euro, è una figura storica e autorevole del management consulting: Claudio Giannesi, fondatore, con i partner Danilo Giorgi e Giancarlo Monti, di Mooneye Advisors. La modalità unica degli interventi proposti garantisce la capacità di rivoluzionare il business delle Pmi: creatività, esperienze artistiche, vision e mission, gestione e crescita dei collaboratori, etica, politica del marchio, responsabilità sociale, stakeholders e comunicazione, solidarietà. “Le MPMI – micro, piccole e medie imprese – spiega Claudio Giannesi – sono una sfida e un'opportunità. Siamo specializzati nel generare cross business e portiamo i nostri interlocutori a valutare e seguire sempre nuove idee. Vogliamo essere un riferimento costante sul territorio, Pmi specialist in grado di fornire risposte alle imprese, agli imprenditori ma anche a tutti gli stakeholders, a partire dalle istituzioni. Non solo contributi intellettuali e scientifici, ma anche soluzioni concrete, come per esempio una certa industrializzazione progettuale che affianca la creatività più genuina, e nuove modalità di supporto al credito. Investiremo nelle nuove tecnologie, penso a una app per gli imprenditori e i consulenti. Il network sarà un'open architecture aperta a tutti i contributi e a tutti gli apparentamenti, purché sia garantita l'eccellenza, il “fuori standard” degli stessi”.

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