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Russia, con il rublo ai minimi storici prezzi stracciati e assalto ai negozi

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Mirko Mazzola
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Come annunciato da Edward Luttwak, il controverso analista americano di geopolitica ed intelligence, l'economia sta fermando Putin. La situazione è allarmante e con il crollo del rublo si scatena un assalto ai negozi. A causa del forte deprezzamento della moneta russa rispetto alle altre valute, molti prodotti risultano più convenienti in Russia, che non in Kazakistan o Bielorussia. Ed è proprio da Paesi come Kazakistan, Bielorussia e altre repubbliche ex sovietiche, che arrivano il maggior numero di acquirenti. L'unica mossa di copertura per il momento applicata è la sospensione delle vendite di alcune merci. Dalle varie concessionarie di auto straniere è arrivato tale stand-by, così come ha anche, ordinato la Apple per i suoi prodotti. Insomma per qualcuno questa crisi è un vero miracolo di Natale, ma mentre le opinioni dei cittadini si dividono, Vladimir Putin, continua a rimanere in silenzio. Le uniche parole di conforto che testimoniano una possibile ripresa, arrivano dal primo ministro russo, Dmitri Medvedev: "La Russia dispone delle risorse monetarie necessarie per arrestare la crisi determinata dal crollo del rublo, senza minare i principi dell'economia di mercato. Lo sapete, il Paese dispone delle risorse monetarie necessarie per raggiungere i suoi obiettivi economici. E anche gli strumenti di mercato indispensabili per garantire la domanda corrispondente". Intanto però il rublo continua a precipitare e dollari, euro e yuan, iniziano a scarseggiare nelle banche russe. In alcune banche minori a Chelyabinsk, le valute straniere sono già finite e i rappresentanti degli istituti di credito ritengono "improbabile che tali valute ritornino nelle prossime 24 ore".

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