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Giovani dirigenti,ad Alfano un manifestoin undici puntiper uscire dalla crisi

Il segretario Pdl: "Impegni verso i giovani al primo posto del prossimo mandato politico"

Matteo Legnani
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E' un Manifesto in punti per "nuove classi dirigenti". Un prontuario di ricette per fare spazio al nuovo che deve avanzare, avviare concretamente quella "rottamazione" di cui si e' parlato a lungo nei mesi scorsi. Lo hanno scritto insieme le principali organizzazioni che raccolgono dirigenti e manager del settore pubblico e del settore privato: l'Associazione Classi Dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni (AGDP), Federmanager, le Associazioni Numeri Primi e Concreta-Mente. Il Manifesto, costituito di undici pagine, denso di proposte concrete, e' stato offerto ai partiti che si candidano a governare il Paese e illustrato al segretario del Pdl, Angelino Alfano. "Occorre procedere a un profondo ricambio generazionale delle classi dirigenti del Paese per fare in modo che la ripresa economica parta dal potenziale dei giovani", ha dichiarato Alfano al termine di un lungo incontro presso la sede del Pdl. Nel corso del faccia a faccia sono state approfondite alcune ricette per il rilancio del Paese, mediante un nuovo mercato del lavoro più attento alle esigenze dei neo-lavoratori, per un nuovo modello di welfare state, completo ma meno oneroso per i cittadini, e per la riforma della pubblica amministrazione dove, troppo spesso, i ruoli restano "ingessati" per decenni. I giovani dirigenti e il giovane segretario del partito hanno discusso,  soprattutto,  dell'emergenza-occupazione, analizzato i dati del rapporto del Centro studi di Confartigianato, secondo il quale il Paese conta  480 occupati in meno al giorno. "Il fatto che colpisce è che mentre la situazione degli over 55 e' sostanzialmente stabile, i più colpiti dalla crisi sono gli under 35", ha sostenuto Marco De Giorgi, presidente Agdp. "Ciò è in parte frutto della riforma del sistema previdenziale che ha innalzato necessariamente la etá pensionabile", aggiunge De Giorgi. Difficile, in una condizione come quella attuale dove e' difficile trovare un posto, che un giovane talentuoso possa farsi largo, investire sulla propria carriera:  "Si tratta ora di puntare sui giovani per l'innovazione, la ricerca e la formazione universitaria", ha aggiunto il presidente dei giovani dirigenti della pubblica amministrazione. "Concordo con i giovani dirigenti che l'investimento sulla innovazione e la ricerca, che richiede in generale tempi considerevoli, è l'unico in grado di poter dare buoni frutti per rilanciare il Paese nella sfida della competitività internazionale e per promuovere nuove imprese. Noi contiamo di aver il tempo di farlo nel prossimo mandato politico", ha risposto loro Alfano, assumendo l'impegno a fare suo il Manifesto dei giovani dirigenti.  di P.E.R.

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