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Iva, Saccomanni a caccia di 1 miliardo: ecco dove trovare i soldi

Fabrizio Saccomanni

Ignazio Stagno
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L'Iva è il golgota del governo. Se non si trovano le risorse per rinviare l'imposta sul valore aggiunto il governo va a casa. E' questa la posizione del Pdl che già sabato 22 giugno con le parole del ministro degli interni Angelino Alfano ha lanciato l'allarme: "Se non c'è il rinvio e se non si va avanti col programma il governo rischia". La pensa allo stesso modo la pensa Laura Ravetto che nella mattinata di lunedì ha avvisato l'esecutivo: "Non è stato solo il Pdl a dire che bisogna scongiurare l'aumento dell'Iva, lo ha detto anche Letta in maniera solenne nel discorso di insediamento. Per quanto mi sia simpatico, non ho votato la fiducia a Enrico Letta per fargli fare carriera, l'ho fatto perché ha detto quelle cose. Se non le fa, ho votato la fiducia in maniera non corretta, quindi gliela levo".  Serve 1 miliardo - Così il governo è a lavoro per trovare le coperture per evitare il balzello. Sono ore frenetiche in via XX settembre. Fabrizio Saccomani, ministro dell'Economia, deve trovare un miliardo di euro per fermare l'aumento. "Il problema è politico, bisogna trovare una larga intesa", fa sapere Saccomanni. Al ministero i tecnici avrebbero trovato il miliardo della discordia. Ma il problema resta. Quel miliardo va poi ripianato. In cassa non ci sono nè avnazi, nè tesoretti. "Penuria e miseria nello Stato fanno ormai rima con spese e sprechi", questi le parole che arrivano da via XX settembre, dove il nuovo Ragioniere generale dello Stato, Daniele Franco, sta facendo in questi giorni le pulci al bilancio. Il vincolo del 3% del rapporto deficit-Pil imposto dall'Europa non consente ampi spazi di manovra. L'unico modo per recuperare il miliardo che dovrebbe evitare l'aumento dell'Iva è quello di tagliare le spese inutili. Insomma va rispolverata, secondo Saccomanni, la spending review del governo Monti. Far crescere il Pil - Al Tesoro sperano che vadano per il verso giusto le prossime aste dei titoli di Stato (Bot, Btp, e Ctz). Da lì possono arrivare 18,5 miliardi freschi da poter spalmare sul bilancio. Il problema Iva non riguarda solo l'immediato futuro. Un miliardo serve per bloccarla dal 1 luglio, ma serviranno altri 2 miliardi per evitare che cresca entro fine anni e altri 4 per il 2014. Una sfida non facile. Così Saccomanni vuole andare avanti velocemente con il rimborso dei debiti della Pubblica amministrazione per incentivare in qualche modo la crescita del Pil. Una soluzione più ad ampio raggio che permetta all'iva di restare al 21% e al governo di restare in carica anche nel 2014. (I.S)

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