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Fmi, in arrivo i commissari in Italia: la manovra nel mirino

Davide Locano
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Italia sotto assedio: la Commissione Europea, infatti, aspetta una risposta entro il 13 di novembre dal governo italiano sulla manovra. Si procederà verso lo scontro o si tenterà una mediazione? Matteo Salvini, domenica, non ha dato risposte certe: "Non andiamo lì cocciuti. O è così o è pomì". E ancora: Sicuramente scriveremo che accettiamo i consigli e i suggerimenti costruttivi". Ma senza piegarsi troppo: "I pregiudizi no, le minacce no - è il ragionamento del leghista -. I commissariamenti no. Non tocchiamo di una virgola i fondamentali della manovra. E non verrà mai nessuno da Parigi, Berlino, Bruxelles a convincermi che la legge Fornero va bene così". E il governo, rivela il Corriere della Sera, presto potrebbe doversi confrontare con gli ispettori del Fmi, critico nei confronti delle stime sulla crescita contenute nel Def. La visita è prevista nell'ambito dell'Article IV e l'incontro con Giovanni Tria è previsto proprio per mercoledì, ovvero il giorno in cui l'esecutivo dovrà dare una risposta a Bruxelles. Insomma, gli espettori del Fondo Monetario Internazionale stanno arrivando a Roma. Il governo non pare però intenzionato a rivedere il deficit al 2,4%, ma il ministero dell'Economia potrebbe rivedere la stima sulla crescita. L'ottimistico 1,5% potrebbe essere abbassato, spiega il Corriere, a un più realistico 1,3%. Basterà? Difficile dirlo adesso. Di certo Tria proverà a dire agli ispettori del Fmi che manovre restrittive non aiutano il Belpaese. Leggi anche: Italia commissariata dagli ispettori Ue?

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