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Pensioni, la rapina silenziosa e salatissima: scatta il prelievo sull'assegno, chi dissanguano

Cristina Agostini
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Questo mese lo Stato intascherà 118 milioni di euro dalle pensioni degli italiani. Di questa somma, 105,4 milioni riguardano il maxi conguaglio per il trimestre gennaio-marzo sul blocco delle indicizzazioni delle pensioni superiori a tre volte il trattamento minimo (da 1.522 euro lordi in su), mentre altri 12,6 milioni arrivano dal contributo di solidarietà per le pensioni d'oro (assegni superiori a 100mila euro). Altre due tranche da 10,5 milioni saranno trattenute a luglio e ad agosto perché la decurtazione parte da giugno e si terminerà di conguagliare il periodo gennaio-maggio, riporta il Giornale. Per questo ieri 1 giugno centomila persone sono scese in piazza San Giovanni a Roma, convocate dai sindacati di categoria Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil: per dire no al meccanismo di rivalutazione voluto dal governo che sottrarrà ai pensionati 3,5 miliardi di euro nei prossimi tre anni. Leggi anche: "Una cosa orribile, ma lui se ne frega". Feltri, la cannonata contro Salvini: cosa non torna Anche se in realtà i risparmi garantiti nel triennio 2019-2021 sono di circa 2,5 miliardi di euro dei quali 330 milioni solo per quest'anno (253 milioni dal blocco delle rivalutazioni e 76 milioni dalle pensioni d'oro). Per i sindacati però la riduzione delle rivalutazioni inciderà anche sugli anni successivi al 2021 facendo ridurre gli assegni in virtù del minor recupero dell'inflazione.  

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